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    PURE IL CAV MOLLA VISCO (DA LUI NOMINATO CONTROVOGLIA) - BERLUSCONI: “NON SONO STATI SVOLTI QUEI CONTROLLI CHE CI SI ATTENDEVA” DA BANKITALIA – IL DUCETTO SI DIFENDE: PRODI FECE COME ME. ROMANO S'OFFENDE: FALSO, RENZI E’ MALDESTRO E IMPROVVIDO 


     
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    Ugo Magri per “la Stampa

     

    berlusconi ritorno forza italia x berlusconi ritorno forza italia x

    Ignazio Visco è sempre più solo. Tra i partiti non ce n' è uno che lo reclami per altri 6 anni al vertice di Bankitalia. Sembrava dalla sua parte Silvio Berlusconi, ma ieri ha fatto capire che non gliene importa più di tanto, anzi sotto la guida di Visco «non sono stati svolti quei controlli che ci si attendeva» da via Nazionale. Perciò lo diano pure in pasto alle belve.

    GENTILONI BOSCHI GENTILONI BOSCHI

     

    Semmai il Cav desidera condividere la scelta del successore, provare di nuovo il brivido delle decisioni che contano. E così si riforma l' asse con Matteo Renzi, il quale ormai ha ottenuto il suo scopo: l' intero Parlamento italiano reclama aria nuova. L' ostilità è tale che i grillini hanno protestato contro il presidente della Commissione d' indagine sulle banche, Pier Ferdinando Casini, reo di avere ricevuto l' altro ieri il «nemico» (cioè Visco).

     

    SEGNALI DA PALAZZO CHIGI

    Ma per capire dove tira il vento bisogna leggere due "veline" diffuse da Palazzo Chigi. Una nega che il presidente del Consiglio sia mai entrato in urto con Maria Elena Boschi per come si è prodigata nella guerra a Visco: la sottosegretaria «gode della piena fiducia del premier». E poi l' altro segnale, pure questo lanciato dall' entourage di Gentiloni: le sue decisioni «saranno basate sulle prerogative a lui attribuite dalla legge, ed ispirate esclusivamente al criterio di salvaguardia dell' autonomia dell' Istituto».

    IGNAZIO VISCO E MARIO DRAGHI IGNAZIO VISCO E MARIO DRAGHI

     

    Quando proporrà un nome al Capo dello Stato, il premier eviterà di infliggere umiliazioni a Bankitalia scegliendo personalità estranee. Il requisito preteso con forza da Sergio Mattarella verrà sicuramente soddisfatto. A prima vista può sembrare un assist a Visco, ma non è detto che lo sia davvero per la ragione che a Via Nazionale in fondo non mancano altre figure autorevoli, in grado di garantire (come desidera il Colle) la reputazione anche internazionale dell' Istituto. Insomma, chi si attendeva dal presidente del Consiglio una difesa di Visco contro i diktat renziani, probabilmente sarà deluso.

    romano prodi romano prodi

     

    BASTA COL GALATEO

    Del resto Matteo rimane il "dominus", comanda a bacchetta il partito nonostante l' antagonista Andrea Orlando si smarchi («La mozione anti-Visco non è stata eversiva, ma inopportuna sì»), e sullo sfondo si avvertano i malumori di Dario Franceschini. Chi è già fuori, come Pierluigi Bersani, può permettersi battute sulle guardie e i ladri che «si vogliono lasciare tranquilli». Chi come Romano Prodi ha piantato la tenda altrove non fatica a definire «maldestro e improvvido» il segretario "dem" (che su Bankitalia sostiene di essersi ispirato a lui).

     

    RENZI FRANCESCHINI RENZI FRANCESCHINI

    Ma tutti quelli rimasti nell' accampamento Pd devono badare a come parlano, perché tra poco si faranno le liste. Renzi è già in campagna elettorale, parla direttamente alla gente: «Un partito di sinistra difende i risparmiatori, preferisco loro al galateo. Perché si è scatenato tutto questo putiferio? Me lo sono chiesto anch' io. Nel governo tutti sapevano tutto.». E poi, magnanimo: «Qualunque cosa il presidente del Consiglio sceglierà, avrà il mio pieno e totale supporto». Anche se fosse Visco? «Certo, sebbene la vigilanza non sia stata un granché...».

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