Francesco Persili per “Dagospia”

ROMA SASSUOLO

Troppo turnover, una difesa da brivido (4 gol subiti in 4 partite) e i soliti difetti della vecchia Roma. A cosa servono gli exploit con Juve e Barcellona se poi con Verona e Sassuolo i giallorossi non riescono ad andare oltre il pari? La squadra di Di Francesco si conferma bestia nera di Garcia all'Olimpico (terzo pareggio in tre anni) e i giallorossi scivolano a meno 4 dall'Inter capolista.

Sul banco degli imputati c’è il tecnico francese: una decente organizzazione difensiva accompagnata da un sano contropiede è sufficiente per mandare in tilt la Roma? A guardare il primo tempo col Sassuolo sembrerebbe di sì. Tagli e accelerazioni a gogò, ripartenze letali: Defrel, Politano e Floro Flores hanno fatto a fettine la retroguardia giallorossa.

ROMA SASSUOLO 2-2

«Rüdiger non è stato all'altezza», l'ex difensore del Milan, Alessandro Costacurta, oggi commentatore Sky, boccia l'ex Stoccarda al quale viene negato un rigore nel secondo tempo (ma il 300esimo gol di Totti era in fuorigioco). «Non ha sbagliato solo lui», Rudi Garcia chiama in correità tutta la squadra: «Mi aspettavo di più dagli undici che hanno iniziato la partita. Sul piano difensivo siamo stati brutti».

A far discutere il turnover del tecnico francese: 6 cambi rispetto alla partita col Barcellona. In particolare le esclusioni di Florenzi e Digne a vantaggio di Maicon (poi sostituito) e Torosidis, adattato come a Verona nel ruolo di terzino sinistro, hanno suscitato più di una perplessità. Perché, poi, utilizzare il rompighiaccio Dzeko solo nei 20 minuti finali?

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«Dopo la partita è sempre facile parlare, ho una rosa ampia e me ne servo, la stagione è lunga», Garcia respinge le critiche, rimarca la «scarsa presenza» nell’area di rigore avversaria a fronte dei 27 cross effettua