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    SBANCATI! NIENTE RIMBORSI PER GLI OBBLIGAZIONISTI SUBORDINATI DI ETRURIA, MARCHE, FERRARE E CHIETI - IL VICEMINISTRO ZANETTI SMUTANDA IL GOVERNO: "SUL PIANO TECNICO L'ITER E' CHIUSO, MANCA LA VOLONTA' POLITICA DI VARARE IL REGOLAMENTO SUGLI INDENNIZZI"


     
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    Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"

     

    luca cordero di montezemolo enrico zanetti luca cordero di montezemolo enrico zanetti

    Un pezzetto alla volta, Enrico Zanetti sta portando a galla una cruda verità. Sui rimborsi ai risparmiatori «traditi» dal salvataggio di Banca Marche, PopEtruria, CariChieti e CariFerrara c’è una volontà «politica» che sta rallentando il meccanismo promesso da Matteo Renzi a dicembre.

     

    Erano passati pochi giorni dall’operazione di salvataggio dei quattro istituti in crisi e il premier annunciò, travolto dalle polemiche, indennizzi per tutti i titolari di obbligazioni subordinate diventate carta straccia con l’intervento di risoluzione imposto, domenica 22 novembre, dalla Banca d’Italia al governo. 

     

    padoan renzi padoan renzi

    I rimborsi fecero capolino nella legge di stabilità, in cui fu inserito un comma, scritto frettolosamente, volto ad affidare all’Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone gli arbitrati, anticamera dei risarcimenti. Ma il discorso si è fermato lì, perché i necessari regolamenti attuativi di quella norma sono ancora oggi, a distanza di oltre due mesi, un oggetto misterioso.

     

    CARICHIETI CARICHIETI

    La scorsa settimana il numero due di Via Venti Settembre aveva cominciato a mostrare un certo nervosismo; ieri è uscito allo scoperto, parlando a RaiTre. Il viceministro ha detto che sul piano «tecnico» è tutto pronto e che quindi «non comprendo come mai da un paio di settimane non andiamo in consiglio dei ministri a chiudere». E visto che sul piano tecnico gli uffici del Tesoro e del ministero della Giustizia hanno completato il quadro, il viceministro ha ammesso candidamente che «la scelta è a livello politico». Con chi ce l’ha il leader di Scelta civica? Certamente con il presidente del consiglio e poi con il Pier Carlo Padoan. I rapporti tra Zanetti e il ministro dell’Economia non sono mai stati idilliaci, probabile quindi che si stia cercando un altro terreno di scontro. 

     

    banca marche banca marche

    Di là dal duello a due, a questo punto il caso politico è aperto e investe l’intero esecutivo. Tant’è, poco dopo l’attacco di Zanetti, il Primo ministro, ospite in tv su Canale5, ha replicato, ma senza dare indicazioni precise sui tempi: «Chi è stato truffato riavrà i soldi fino all’ultimo centesimo, ma tra quelli c’è anche chi ci speculava sopra». 

    Ecco, il nodo - quello che frena probabilmente la scelta politica denunciata dal viceministro dell’Economia - è proprio questo: distinguere chi è stato truffato dagli investitori esperti. L’ultima versione del regolamento circolata stabiliva una procedura «identificativa» basata sulla direttive europea Mifid.

     

    rignano funerale del risparmio caos etruria 3 rignano funerale del risparmio caos etruria 3

    Si tratta delle norme Ue che, dal 2008, hanno aperto le porte alla patente finanziaria per gli investimenti. Il meccanismo studiato dagli esperti del governo stabilisce che chi è stato sottoposto al test sui rischi legati agli investimenti non può accedere, secondo la legge di stabilità, agli arbitrati affidati alle cure dell’Anticorruzione. E poiché quella patente ce l’hanno quasi tutti, anche se spesso è stata «rilasciata» con modalità poco trasparenti, la facoltà di bussare alla porta di Cantone sarebbe concessa a pochi soggetti, circa 1.500 su 10.500 risparmiatori beffati dal «salvataggio» di Marche, Chieti, Ferrara ed Etruria.

     

    rignano funerale del risparmio caos etruria 2 rignano funerale del risparmio caos etruria 2

    In buono sostanza verrebbe sbarrata la strada all’80-90 per cento dei titolari di bond subordinati delle quattro banche «risolte» da Bankitalia. Non solo. Qualche ostacolo è legato anche agli arbitrati: i Cantone boy - specialisti di appalti pubblici - non hanno competenze in materia di risparmi e investimenti, ragion per cui si sta studiando una valutazione squisitamente documentale (che tuttavia non consentirebbe di individuare con precisione truffati e speculatori, come desiderato dallo stesso premier).

     

    protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 5 protesta dei risparmiatori davanti banca etruria 5

    Insomma, un caos pazzesco. E il continuo rinvio del via libera al regolamento tecnico, necessario per rendere operativo il fondo da 100 milioni di euro creato con la legge di stabilità, fa slittare in avanti tutta la macchina dei rimborsi ai risparmiatori. Per i quali dovrebbe essere comunque previsto un tetto a 100mila euro. Pochi spiccioli e fuori tempo massimo.

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