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    SESSO STUPEFACENTE! PRIMA OFFRE UNA CANNA ALLA AMANTE 16ENNE, POI SE LA CIULA: 22ENNE FINISCE ACCUSATO DI STUPRO - SECONDO LA VITTIMA IL RAGAZZO AVREBBE APPROFITTATO DEL SUO STATO DI ALTERAZIONE PER CONSUMARE UN RAPPORTO SESSUALE CONTRO LA SUA VOLONTÀ – LA DIFESA DEL RAGAZZO E QUEGLI SMS PICCANTI...


     
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    Tommaso Torri per www.riminitoday.it

     

    Accuse pesantissime per un 22enne, all'epoca dei fatti, che davanti ai giudici del Collegio del Tribunale di Rimini deve rispondere di violenza sessuale aggravata e cessione di stupefacenti a minorenne. La vicenda risale al 2015 quado lei, 16enne, incontra nuovamente il ragazzino con il quale alcuni anni prima aveva avuto una breve relazione. I due giovani, benche entrambi fidanzati, ricominciano a sentirsi con una lunga serie di messaggi sul cellulare che, col passare del tempo, si fanno sempre piu bollenti fino a quando decidono di vedersi per trascorrere un pomeriggio insieme. E' a questo punto, pero, che le versioni dei due iniziano a discordare.

     

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    Secondo la vittima, infatti, il 22enne le avrebbe fatto fumare una canna per poi, approfittando del suo stato di alterazione indotto anche dagli psicofarmaci che la minorenne assumeva, consumare un rapporto sessuale contro la sua volonta a casa del ragazzo. Una volta terminato, il giovane avrebbe poi accompagnato la 16enne a casa e, il giorno successivo dopo essersi confidata con un'amica, la ragazzina aveva raccontato tutto ai genitori. Portata in ospedale, i medici avevano riscontrato dei piccoli graffi alla schiena e una leggera ecchimosi al seno della giovane compatibili con il suo racconto facendo cosi scattare la denuncia.

     

    Diametralmente opposta la versione del 22enne il quale, pur ammettendo di aver consumato della droga con la 16enne, ha sempre sostenuto che il rapporto era avvenuto con il consenso dell'interessata.

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    Oltre a produrre gli sms piccanti che si erano scambiati poco prima di incontrarsi, il ragazzo ha fornito ulteriori dettagli sul pomeriggio di sesso che tenderebbero ad escludere come la minorenne fosse stata presa con la forza. Tocchera ora ai giudici dirimere la questione anche se, oltre a quella dello stupro, pesa l'accusa di aver ceduto lo stupefacente alla 16enne che, comunque, non si e costituita parte civile in quanto gia liquidata con una provvisionale di 10mila euro.

     

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