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    MISSILI SULLA SIRIA – STATI UNITI, FRANCIA E GRAN BRETAGNA SFERRANO PRIMA DELL’ALBA UN ATTACCO: COLPITO UN CENTRO DI RICERCHE A POCHI CHILOMETRI DA DAMASCO – TRUMP IN TV: "AZIONI MIRATE CONTRO L’USO DI ARMI CHIMICHE" – L’ATTACCO ARRIVA A UNA SETTIMANA DAL SOSPETTO RAID DI ASSAD CON AGENTI CHIMICI SULLA CITTA' RIBELLE DI DOUMA – LA RUSSIA: "CI SARANNO CONSEGUENZE..." - VIDEO


     
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    GIORDANO STABILE per la Stampa

     

    siria siria

    Usa, Francia e Gran Bretagna hanno lanciato prima dell’alba un attacco missilistico contro il centro di ricerche di Barzeh, pochi chilometri a Nord di Damasco. Il sito è sospettato di aver sviluppato armi chimiche e biologiche e di essere usato anche come deposito per stoccarle. La tv di Stato ha mostrato il fumo che si levava dalla zona. L’attacco arriva a una settimana dal sospetto raid con agenti chimici sulla città ribelle di Douma, quando morirono dalle 43 alle 70 persone, secondo gli attivisti dell’opposizione. Damasco e Mosca hanno negato di aver condotto attacchi chimici e hanno accusato i ribelli di aver “inscenato” l’attacco per innescare l’intervento americano. Il presidente americano Donald Trump ha annunciato la rappresaglia in diretta tv. L’ambasciato russo ha replicato che “ci saranno conseguenze”. Almeno sei “forti esplosioni” sono state udite a Damasco nelle primissime ore del mattino. “Ho ordinato alle forze armate di lanciare attacchi di precisione su obiettivi legati alle capacità chimiche del dittatore siriano Bashar al-Assad”, ha detto il leader Usa dalla Casa Bianca, 

    donald trump donald trump

     

    La tv di Stato ha citato “fonti militari” che affermano di aver “abbattuto o deviato” 13 missili in arrivo, circa “un terzo del totale”. Fonti occidentali non ufficiali parlano di un “centinaio” di missili, non soltanto sulla capitale. L’Osservatorio per i diritti umani, vicino all’opposizione, sostiene che sono stati colpiti in tutto tre centri di ricerche, due vicini a Damasco, e uno nella provincia di Homs, oltre a una “base militare”, sempre nella provincia di Damasco. 

    attacco siria - aereo inglese attacco siria - aereo inglese

     

    Un anno fa, dopo un sospetto attacco con gas sarin a Khan Sheikhoun, gli Stati Uniti attaccarono con 59 missili Tomahawk la base aerea di Shayrat, in provincia di Homs. Sembra che anche il raid di questa mattina sia stato condotto da missili da crociera, forse lanciati da sottomarini. La Siria non ha comunicato se ci sono state vittime e quante. La Russia aveva ripetuto nei giorni scorsi che avrebbe risposto all’attacco se fossero “state messe in pericolo le vite dei soldati russi” che stazionano nelle basi militari siriane. Al momento non si hanno notizie di vittime. 

     

    Gli obiettivi  

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    Mano a mano che passano le ore emergono nuovi dettagli sugli obiettivi colpiti. Sarebbero tre i centri di ricerca militare finiti nel mirino a Damasco, e testimoni sul posto riferiscono di esplosioni in posti diversi della città; poi sarebbero stati colpiti altri due siti sospettati di attività legate allo sviluppo di armi chimiche nella provincia di Homs e in quella di Hama, a Misyaf; e infine sarebbero stati bombardati anche i centri di comando della Quarta divisione meccanizzata e della Guardia repubblicana, sul Monte Qasyoun vicino a Damasco: sono due unità d’élite dell’esercito che hanno partecipato all’assalto finale a Douma, quando c’è stato il sospetto attacco chimico. I militari siriani hanno diffuso foto di rottami di ordigni che sostengono di aver abbattuto in zona e sembrano in effetti missili da crociera. 

     

    2. LE REAZIONI DI RUSSIA E IRAN

    Da www.ilmessaggero.it

    attacco in siria attacco in siria

     

    Reazioni pesantissime da Mosca e Teheran dopo l'attacco alla Siria lanciato durante la notte. La Russia condanna fortemente l'attacco in Siria: lo ha dichiarato il presidente Vladimir Putin. I raid sono «un atto di aggressione contro una nazione sovrana», ha detto Putin. Il ministero della Difesa russa ha riferito che nell'attacco alla Siria «oltre 100 missili da crociera e missili aria-terra sono stati lanciati contro obiettivi militari e civili in Siria da navi statunitensi, britanniche e francesi». Putin ha intenzione di chiedere una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per discutere l'attacco della coalizione occidentale in Siria.  

     

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    L'attacco occidentale in Siria senza un mandato del Consiglio di sicurezza dell'Onu è una violazione del diritto internazionale: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla tv filo-Cremlino Russia Today. Un numero «considerevole» dei missili lanciati stanotte da Usa, Gb e Francia è stato «intercettato e abbattuto» dai sistemi di «difesa siriani». Lo sostiene il ministero della Difesa russo.
     

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    L'azione degli Stati Uniti e dei loro alleati in Siria «non resterà senza conseguenze». L'avvertimento è arrivato dall'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, dopo i raid condotti dagli americani insieme a britannici e francesi contro obiettivi del regime. «Tutta la responsabilità sta a Washington, Londra e Parigi - ha detto in una nota - Gli Stati Uniti, Paese che ha il più grande arsenale di armi chimiche, non ha il diritto morale di accusare altri Paesi». Teheran tuona. La guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ha definito Trump, Macron e May «criminali» dopo l'attacco congiunto di stanotte in Siria. «Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno prove sull'attacco chimico in Siria e sono responsabili per le conseguenze regionali che seguiranno all'attacco deciso senza aspettare che prendessero una posizione gli ispettori dell'Opac»: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Bahram Ghasemi, citato da alcuni media americani.

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