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    VOGLIONO DEPOTENZIARE IL MASCHIO - CI MANCAVA IL #METOO SULLE LAMETTE DA BARBA: PANDEMONIO PER LO SPOT DI “GILLETTE” CRITICO VERSO “LA MASCOLINITA’ TOSSICA” - LA DESTRA AMERICANA SI INFURIA – “UNO SPOT DI PRODOTTI DA BARBA SCRITTO DA UNA BRONTOLONA FEMMINISTA DAI CAPELLI ROSA È EFFICACE QUANTO UNO SPOT PER GLI ASSORBENTI SCRITTO DA UN UOMO DI MEZZA ETÀ” (IL NEOFEMMINISMO AGGRESSIVO HA ROTTO LE PALLE)


     
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    Elena Tebano per corriere.it

     

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    Il messaggio è semplice, come richiede la pubblicità: «È questo il meglio che può fare un uomo?», chiede il video. Poi mostra scene di bullismo a scuola, apprezzamenti pesanti sulle donne, botte tra adolescenti, uomini adulti che tolgono la parola alle colleghe per parlare al loro posto. «Non possiamo più far finta di niente, è andato avanti per troppo tempo, non possiamo ripe-tere la solita scusa: "sono solo ragazzi"» dice la voce fuori campo.

     

    Con il movimento #Metoo e l' ondata di denunce contro le molestie sessuali - spiega - «finalmente qualcosa è cambiato» , sta «agli uomini - conclude - richiamare gli altri uomini alle loro responsabilità», per «i bambini che oggi ci guardano» e che «saranno gli uomini di domani». Le immagini cambiano: ora ci sono padri che insegnano ai figli a non picchiare gli altri, giovani che intervengono a interrompere atteggiamenti molesti nei confronti delle donne.

     

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    Lo spot di Gillette, marchio di Procter & Gamble che produce rasoi e accessori da barba, su YouTube ha ottenuto circa 4 milioni di visualizzazioni nei primi tre giorni di pubblicazione. Molte reazioni sono polemiche: ha fatto infuriare la destra americana, che accusa l' azienda di voler «demascolinizzare gli uomini». «Sono il sesso più selvaggio, cosa che spiega la loro pericolosità ma anche il loro dinamismo» ha scritto il magazine The New American .

     

    «Alimenta l' attuale attacco globale contro la virilità», si è lamentato su Twitter il giornalista Piers Morgan. «Uno spot di prodotti da barba scritto da una brontolona femminista dai capelli rosa è efficace quanto uno spot per gli assorbenti scritto da un uomo di mezza età - s' indigna l' opinionista conservatore canadese Ezra Levant, prendendosela con l' autrice Kim Gehrig-. Avete perso un cliente trentennale».

     

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    È difficile capire come si possa sospettare di rendere gli «uomini meno uomini», un messaggio così universale da poter essere applicato tale e quale alle donne («non siate violenti, non prevaricate gli altri»). La reazione accesa è un sintomo: dell' assenza (ancora) di un confronto collettivo tra uomini sull' identità maschile, che invece hanno avuto le donne grazie al movimento femminista.

     

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    Le vecchie regole dell' essere maschio non funzionano più ma chi sa stare solo a quelle, invece di pensarne di nuove, preferisce arroccarsi nel passato.

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