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    “LA GUERRA CONTRO IL MOVIMENTO 5 STELLE CI HA IMPEDITO DI VEDERE CHE IL PERICOLO È UN ALTRO: LA LEGA. I CATTIVI SENTIMENTI SIMBOLEGGIATI E STIMOLATI DA SALVINI POSSONO SCIVOLARE IN BRUTALITÀ DI MASSA” - ELENA FERRANTE SCENDE IN CAMPO SUL ‘’GUARDIAN”: ‘’M5S MI È SEMBRATO UN IMPORTANTE RICETTACOLO PER LO SCONTENTO GENERATO DAL MODO DISASTROSO CON CUI GOVERNI DI DESTRA E DI SINISTRA, IN ITALIA COME IN EUROPA, HANNO AFFRONTATO LA CRISI ECONOMICA E IL CAMBIAMENTO EPOCALE CHE STIAMO VIVENDO”


     
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    Enrico Franceschini per La Repubblica

     

    ELENA FERRANTE ELENA FERRANTE

    «La guerra contro il Movimento 5 Stelle ci ha impedito di vedere che il pericolo è un altro: la Lega di Matteo Salvini » . Elena Ferrante scende in campo contro il ministro degli Interni. Nella sua rubrica settimanale per il Guardian, evidentemente inviata al quotidiano londinese prima dell' ultima polemica fra Salvini e Roberto Saviano, la scrittrice parla del nuovo governo italiano.

     

    « Non ho mai condiviso l' apprensione per l' ascesa politica dei 5 Stelle » , afferma l' autrice di " L' amica geniale" e degli altri romanzi dello stesso ciclo diventati best- seller anche in Gran Bretagna. « Mi è sembrato un importante ricettacolo per lo scontento generato dal modo disastroso con cui governi di destra e di sinistra, in Italia come in Europa, hanno affrontato la crisi economica e il cambiamento epocale che stiamo vivendo».

     

    MATTEO SALVINI GUARDIAN MATTEO SALVINI GUARDIAN

    Ferrante rivela di non avere mai votato per il M5S, sentendosi distante dal linguaggio « talvolta ingenuo, talvolta banale» dei grillini.

    Ma pensa che sia un «grave errore» presentarli come un pericolo per la democrazia italiana ed europea.

     

    Il vero pericolo, ammonisce, è la Lega di Salvini, «una forza politica molto meglio organizzata e ingannevolmente addomesticata dagli anni di governo con Berlusconi » .

    salvini rosario salvini rosario

    Ciò che Salvini rappresenta non le piace, aggiunge la scrittrice, come non le piacciono Putin, Trump, Marine Le Pen, perché il leader leghista « è in linea con le peggiori tradizioni politiche italiane » . Il suo timore è che il consenso per i cattivi sentimenti simboleggiati e stimolati da Salvini possa «scivolare in brutalità di massa».

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