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    LA VERSIONE DI MUGHINI – "L’ITALIA AL 52ESIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DELLA LIBERTA’ DI STAMPA? GRILLO O NON GRILLO, MI SEMBRA UNA MINCHIONERIA - IN FRANCIA UN TERZO DI QUELLI CHE HANNO VOTATO PER IL CANDIDATO “GAUCHISTE” MÉLENCHON, SONO PRONTI A VOTARE LA LE PEN. È CAMBIATO TUTTO. DIFFICILE RACCAPEZZARSI. DIFFICILISSIMA LA DEMOCRAZIA”


     
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    MUGHINI MUGHINI

    Giampiero Mughini per Dagospia

     

    Caro Dago, ma davvero l’Italia - pur progredendo rispetto a valutazioni precedenti - è reputata stare a oltre il 50° posto nel mondo quanto a circolazione delle idee e delle informazioni sulla stampa?

     

    A me questa valutazione sembra una minchioneria inaudita. Grillo o non Grillo che minaccia i giornalisti a parte (prima di lui lo avevano fatto altri, Dio li perdoni) mi pare che in Italia nelle edicole ciascuno trova quello che cerca. “Il Fatto”, “Il Foglio”, “Libero”, “L’Espresso”. C’è di tutto, non so se c’è ancora il quotidiano della Lega. 

     

    In Tv c’è Gian Luigi Paragone, Bianca Berlinguer, Myrta Merlino. Per fortuna ci sono quelli di Report, anche se a loro, come a tutti, capita di sbagliare. C’è di tutto mi pare, poi ognuno di noi valuta e sceglie come gli pare.

     

    Prendiamo quel che sta accadendo in Francia. Quel che è accaduto ieri. Che i due leader che competono alla carica di Président de la République siano andati la stessa mattina e le stesse ore a confrontarsi con gli operai di una fabbrica francese, la Whirpool, che sta sul ciglio del burrone oltre che essere un’azienda che situata dalle parti della città di origine di Macron. Una situazione straziante, gente di 40 o 50 anni con famiglia e figli che rischiano di perdere il lavoro. Straziante. A prima vista parrebbe che quegli operai abbiano applaudito la Le Pen e fischiato sonoramente Macron.

     

    GRILLO A IMOLA GRILLO A IMOLA

    Ecco il titolo del “Fatto”: “Selfie contro fischi: /Marine straccia Emmanuel in casa”. L’articolo è molto meno perentorio e molto più articolato, però voi lo sapete che su dieci persone che comprano un giornale, il titolo leggono in tanti, l’articolo in pochi.

     

    Ben diverso e titolo e articolo della “Repubblica”: “I fischi, poi le strette di mano / Macron in fabbrica schiva / la trappola tesa da Le Pen”. Era successo difatti che la Le Pen e la sua gente fosse arrivata prima di Macron,  che avessero distribuito “croissants”, che lei avesse giurato e spergiurato di moltiplicare i pani e i pesci (ossia che non ci sarà neppure un licenziamento), che i suoi compari avessero sparso la voce che Macron non voleva stringere le mani agli operai-

    GIAMPIERO MUGHINI E I SUOI LIBRI GIAMPIERO MUGHINI E I SUOI LIBRI

    Macron è stato inizialmente sorpreso, poi s’è messo di fronte agli operai, ha stretto le mani, ha promesso responsabilità e attenzione ma non certo di moltiplicare i pani e i pesci. Si chiama Crisi economica, bellezza.

     

    A ciascuno il suo stile. A me piace quello di Macron, e mi pare di avere trovato sui giornali tutto quello che c’era da trovare.

     

    A cominciare dal fatto che un terzo di quelli che hanno votato per il candidato “gauchiste”, Jean-Luc Mélenchon, sono pronti a votare la Le Pen. Gli operai che votano a destra. Ma dov’è finito quello che in molti chiamano “il popolo di sinistra”? E’ successo purtroppo che è cambiato tutto, ma proprio tutto. Difficile raccapezzarsi, spiegare, convincere. Difficilissima la democrazia.

    MUGHINI MUGHINI marine le pen emmanuel macron marine le pen emmanuel macron Jean-Luc Melenchon Jean-Luc Melenchon

     

    MACRON E LE PEN MACRON E LE PEN

    Giampiero Mughini

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