• Dagospia

    SOTTO LA BANCA - MUSTIER NON PERDE IL VIZIO DI SVENDERE LE SOFFERENZE: ORA, DOPO AVER MESSO NEI GUAI MPS E VENETE CON I SUOI SALDI, SAREBBE ARRIVATO AD OFFRIRLE AL 13% - ACCORDO DEI SINDACATI DEI BANCARI CON BANCA INTESA SULLE USCITE VOLONTARIE 


     
    Guarda la fotogallery

    Dagoreport

     

    MUSTIER MESSINA MUSTIER MESSINA

    I sindacati dei bancari (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) dopo due giorni di serrati incontro con i vertici di Intesa San Paolo hanno trovato l'accordo sulle uscite volontarie con l'intervento del Fondo di solidarietà di settore: usciranno prima mille dipendenti delle ex banche venete e poi tremila del Gruppo Intesa.

     

    Nel corso degli incontri è stato anche chiarito che nelle ex banche venete i partiti time in scadenza saranno prorogati a parità di orario di lavoro. E la due giorni di lavoro si è conclusa da parte dei sindacati in un appello alle forze politiche: "chiediamo con forza che il decreto venga approvato in tempi brevi per dare certezze di tutela e garanzie a tutti i lavoratori e le lavoratrici coinvolti".

     

    mustier mustier

    Intanto il capo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, ha spiegato agli analisti che nonostante l’arrivo di 13 miliardi di euro di aumento di capitale, La Banca da lui guidata non può permettersi deviazioni o distrazioni perché i coefficienti patrimoniali, pur essendo ora molto più solidi, restano più deboli di quelli delle grandi istituzioni del crediti con cui si deve confrontare.

     

    È anche per questo motivo che Mustier, nelle ultime settimane ha cercato in tutti i modi di rassicurare gli investitori, incontrandoli e cercando di convincerli che questa la via imboccata è quella giusta. Il manager francese sta rassicurando sulla chiusura a breve della prima parte del progetto FINO, la colossale fuoriuscita della montagna di NPL oggi in pancia.

     

    JEAN PIERRE MUSTIER JEAN PIERRE MUSTIER

    Stando a quanto circola negli ambienti finanziari, entro la fine dell’estate si dovrebbe chiudere la fase 1 dello smaltimento delle sofferenze, ad un prezzo che dovrebbe aggirarsi intorno al 13% del valore nominale.

     

    Unicredit continua dunque nella svendita di Npl, una delle cause che ha messo in ulteriore difficoltà Mps è anche le banche ex venete, rispetto alle quali Mustier continua ad offrire una versione aggiornata della volpe che non è riuscita a prendere l'uva: agli analisti ha detto che non avrebbe avuto senso incrementare la presenza in Italia...

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport