Marco Accossato e Stefano Mosca per www.lastampa.it
emmanuel macron mario draghi olaf scholz a irpin
«Avete il mondo dalla vostra parte, tutto questo deve essere visto e conosciuto». L’allarme anti-aereo a Kiev è terminato da pochi minuti – dopo il suono delle sirene e l’allerta durata mezz’ora – quando il premier italiano Mario Draghi pronuncia a Irpin il primo messaggio alla popolazione ucraina.
Insieme al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz, è giunto con gli altri due leader europei in treno a Kiev per poi raggiungere la città nel distretto di Bucha pesantemente colpita dagli attacchi delle forze armate russe, prima tappa di una visita storica: «Vorrei inviare un messaggio di sostegno e di unità europea agli ucraini – ha aggiunto il presidente Macron -. Incontreremo il presidente Zelensky, andremo in un luogo di guerra dove sono stati commessi massacri, avremo colloqui programmati». Alle 14 è prevista la conferenza stampa dei leader insieme al presidente ucraino.
mario draghi emmanuel macron olaf scholz a irpin
Una visita attesa da tempo. Ai tre leader europei si è aggiunto il presidente romeno, Klaus Iohannis. Porteranno un messaggio unitario nel condannare l'invasione dell'Ucraina, nel sanzionare la Russia e nell'aiutare Kiev.
Dopo circa 10 ore di viaggio su un treno notturno partito da Medyka (Polonia), e non come previsto da Przemysl a causa di un problema elettrico, per quello che senza dubbio è il viaggio più complesso dell'ex numero uno della Bce da quando è a Palazzo Chigi, i tre hanno l'occasione di incontrare faccia a faccia Zelensky, dopo diversi colloqui telefonici nei mesi scorsi.
olaf scholz mario draghi emmanuel macron a irpin
I leader durante la missione affrontano le varie dimensioni del conflitto. Si farà il punto sugli ultimi sviluppi della situazione del Donbass, ma anche un'analisi sulle forze in campo e sull'esercito ucraino in particolare.
Perché «le prossime settimane saranno molto difficili e vogliamo essere al fianco degli ucraini», dice Macron, che esprime «massima ammirazione» proprio per il popolo ucraino.
«Non vogliamo solo dimostrare solidarietà - puntualizza il cancelliere Scholz – vogliamo anche assicurare che l'aiuto finanziario, umanitario ma anche in fatto di armi proseguirà. E lo continueremo finché sarà necessario alla lotta ucraina per l'indipendenza».
mario draghi a irpin
Sul tavolo due dossier sembrano avere la precedenza su tutti gli altri. A partire dal possibile futuro ingresso di Kiev nell'Ue, un tasto sul quale Zelensky batte da tempo. Lo ha ripetuto anche nelle ultime settimane, respingendo l'opzione della comunità politica europea proposta da Macron per i Paesi che non sono membri dell'Unione Europea.
mario draghi olaf scholz emmanuel macron sul treno per kiev
Lo stesso leader francese alla vigilia ha deviato dalla linea «ortodossa» sostenendo che «a un certo punto l'Ucraina dovrà negoziare con la Russia». Nel frattempo – dice Scholz – «le sanzioni occidentali contribuiscono alla possibilità che la Russia rinunci all'operazione e ritiri nuovamente le sue truppe».
I tre leader percorrono a Irpin le strade devastate dai bombardamenti, fra case sbriciolate e auto ancora coperte dai mattoni esplosi. Il premier Draghi: «Qui è un luogo di distruzione ma anche di speranza. Dalle autorità ucraine abbiamo sentito parole di dolore ma anche di futuro. E' un popolo che è stato unito dalla guerra e che può fare cose che forse non avrebbe potuto fare prima».
mario draghi emmanuel macron a irpin
«Ci sono stati massacri perpetrati a Bucha e in altre città, e questi sono crimini di guerra», aggiunge il presidente francese Macron, salutando «l'eroismo» degli ucraini. «All'Ucraina servono armi di difesa più efficaci» per difendersi dall'invasione russa, aggiunge.
mario draghi arriva a kiev mario draghi olaf scholz emmanuel macron sul treno per kiev mario draghi emmanuel macron sul treno per kiev