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    SOL MORENTE: il GIAPPONE MUORE DI TROPPO LAVORO - UNA REPORTER STRONCATA DA UN INFARTO A 31 ANNI - LA GIORNALISTA, CHE LAVORAVA PER L'EMITTENTE TELEVISIVA PUBBLICA, AVEVA ACCUMULATO 159 ORE DI STRAORDINARI RIPOSANDOSI PER SOLI 2 GIORNI – 1 DIPENDENTE SU 5 NEL SOL LEVANTE È A RISCHIO MORTE PER IL SOVRACCARICO DI LAVORO


     
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    Francesco Tortora per www.corriere.it

     

    miwa sado miwa sado

    Nell'ultimo mese aveva accumulato 159 ore di straordinari, riposandosi per soli due giorni. Alla fine la 31enne giapponese Miwa Sado, giornalista della televisione pubblica Nippon Hoso Kyokai (NHK), non ha retto questi ritmi forsennati ed è morta di «karoshi», termine che nella lingua nipponica indica il «decesso per troppe ore di lavoro». La tragedia risale a luglio 2013, ma è stata resa pubblica dall'emittente solo questa settimana «per rispetto della famiglia della reporter». 

     

    Il ritratto

    Miwa era una giornalista politica molto stimata nel Paese e tra giugno e luglio 2013 aveva coperto le elezioni dell'assemblea metropolitana di Tokyo e quelle della Camera alta. Tre giorni dopo il rinnovo di quest'ultima assemblea, Miwa è stata stroncata da un infarto che secondo i medici è stato causato dallo stress accumulato. Masahiko Yamauchi, caporedattore politico di NHK, sostiene che la morte della collega riflette un «problema per la nostra organizzazione nel suo complesso, incluso il sistema di lavoro e come le elezioni sono coperte»

     

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    Morti di super lavoro

    I genitori di Miwa hanno rilasciato la loro prima dichiarazione a 4 anni dal decesso: «Ancora oggi non possiamo accettare la morte di nostra figlia come qualcosa di reale - si legge nel comunicato -. Speriamo che il dolore di una famiglia distrutta non vada sprecato». Il fenomeno del «karoshi» non è affatto raro in Giappone. Secondo le statistiche rilasciate dal governo, negli ultimi 18 mesi sono almeno 2 mila i lavoratori che si sono suicidati a causa dell'eccessivo carico di lavoro, mentre decine di altre vittime sono morte per attacchi di cuore, insufficienze respiratorie e altri malanni provocati dal karoshi. Si tratta anche di un problema culturale: la dedizione dei dipendenti che li porta a lavorare tante ore in più spesso non migliora la produttività aziendale

     

    Statistiche allarmanti

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    Dal dicembre 2015 il governo guidato da Shinzo Abe, dopo l'ennesimo caso di karoshi che ha fatto grande scalpore nel Paese, ha aperto un dibattito nazionale sul problema. Tra le tante proposte presentate c'è quella di massimizzare gli straordinari mensili a 100 ore e di introdurre sanzioni per le aziende che consentono ai loro dipendenti di superare il limite. Tuttavia i numeri restano allarmanti. Secondo il libro bianco pubblicato dal governo nel 2016, almeno uno su 5 dipendenti in Giappone è a rischio morte per il sovraccarico di lavoro e il 22,7% delle aziende intervistate dichiarano che una parte dei loro dipendenti accumula in media 80 ore di straordinari al mese. Lo studio dimostra anche che i dipendenti giapponesi lavorano molto più a lungo dei loro colleghi nei Paesi occidentali e nel 2015 si sono concessi in media solo 8,8 giorni di ferie, meno della metà dei giorni di congedo di cui possono usufruire.

    GIAPPONE GIAPPONE

     

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