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Dieci condanne a 2 anni e 2 mesi di reclusione. È quanto deciso dal giudice
monocratico di Roma nell'ambito del processo che vede imputati per occupazione abusiva militati di Casapound del palazzo di via Napoleone III a Roma, nel quartiere Esquilino. Tra gli imputati, accusati di occupazione abusiva di stabile aggravata, Gianluca Iannone, Simone e Davide Di Stefano. Disposta provvisionale immediatamente esecutiva di 20mila euro e il risarcimento in sede civile per l'Agenzia del Demanio. Ordinato anche il dissequestro dell'immobile e la sua restituzione al Demanio.
scontri durante lo sgombero di casapound 7
«Le condanne spropositate a due anni e due mesi per l'occupazione di via Napoleone III confermano ancora una volta la faziosità di una certa magistratura», questo il commento di Casapound Italia. «Mentre a Roma il Comune - continua Cpi - acquista e regala spazi ai centri sociali come nei casi del Porto Fluviale e dello Spin Time con milioni di euro, si vuole colpire l'unica occupazione non conforme della città dove famiglie italiane hanno trovato negli anni un luogo di confronto e aiuto.
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Senza CasaPound, il palazzo di via Napoleone III sarebbe l'ennesimo simbolo del degrado della Capitale, mentre ora è un punto di incontro culturale, sociale e politico in un quartiere lasciato a sé stesso dalla solita politica. Questa sentenza non ci trova in ogni caso impreparati: siamo pronti a difendere il palazzo e le famiglie in difficoltà che qui hanno trovato un porto sicuro e ricorreremo certamente in appello».
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