Luca Pagni per “la Repubblica”
PAUL SINGER ELLIOTT MILAN
Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, non maledirà mai abbastanza la traversa colpita da Francesco Caputo all' 89' di Inter- Empoli, ultima giornata del campionato scorso. Quel legno ha condannato i toscani alla B, ha spedito i nerazzurri in Champions e ha cambiato la storia finanziaria dei rossoneri. Con i 45-50 milioni della partecipazione alla massima competizione Uefa, ci sarebbe stata un' altra campagna acquisti la scorsa estate, magari qualche nuovo sponsor.
MASSARA MALDINI PIOLI GAZIDIS BOBAN
La mancata qualificazione, invece, ha costretto il fondo Elliott ad aprire il portafoglio e ha accelerato la decisione di "pulire" il bilancio del Milan, frutto di errori e di mancati successi sportivi. Anche a costo di presentarsi ai tifosi con il peggior risultato economico della storia del club.
Un rosso da record Ecco spiegato come mai il bilancio civilistico del Milan 2018-2019, chiuso il 30 giugno scorso, presenta una perdita record pari a 155,9 milioni.
In netta crescita rispetto al rosso di un anno fa, quando il risultato era stato negativo per 135 milioni. Un peggioramento dei conti dovuto, tra le altre cose, ai maggiori costi per la "gestione calciatori" (16,5 milioni in più), a causa di un monte ingaggi più alto e per le mancate plusvalenze. In pratica: il Milan ha una rosa che non rende, con giocatori che hanno poco mercato.
gazidis
Giovani sacrificati Non a caso, sono stati sacrificati due giovani arrivati dalla Primavera come Manuel Locatelli e Patrick Cutrone, dove ogni euro incassato è plusvalenza. Ma in bilancio pesano anche le spese per il personale (salite di 35 milioni), nonché il calo degli incassi commerciali e da sponsor (meno 6,8 milioni). Tradotto: i risultati dei manager voluti da Elliott per rilanciare il club - a cominciare da Gazidis, ex ad dell' Arsenal - magari arriveranno, ma per il momento sono solo un costo.
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Pulizia di bilancio Il risultato negativo è anche dovuto alla scelta di imputare nel bilancio '18-'19 una serie di somme accantonate e di svalutazioni di giocatori che si trascinavano di anno in anno.
È una procedura tipica di proprietà o di manager appena insediati: ci si butta tutto alle spalle, per ripartire più leggeri. C' è chi dice che Elliott lo faccia per vendere meglio: è indubbio, ma allo stesso tempo chi subentra potrà investire da subito per i giocatori invece di dedicare risorse al risanamento dei conti.
scaroni antonello
Le coperture di Elliott Nonostante il Milan abbia perso 290 milioni in due anni, la società non corre rischi. Le perdite sono state coperte da Elliott. L' ha fatto già al suo arrivo, nella primavera 2017, con 120 milioni. E come si legge nella relazione al bilancio, Elliott ha previsto «un aumento di capitale per 265,5 milioni» in previsione «della perdita consolidata di esercizio». Coprono il buco e le spese per la stagione.
Stadio a debito Ma come fa una società in rosso a finanziare un progetto da 1,2 miliardi per il nuovo stadio e il quartiere adiacente? L' operazione verrà finanziata dalle banche, visto che Milan e Inter possono dare ampie garanzie, a partire dagli incassi da stadio e diritti tv. Oltre ad avere alle spalle due proprietà solide come Elliott e Suning.
Un freno al calciomercato Senza una inversione dei conti, in particolare dei ricavi, non sarà facile per Boban e Maldini rafforzare la squadra. Bisognerà procedere alla cessione di qualche pezzo pregiato.
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Anche per questo è saltato Giampaolo: come valorizzare i giovani ingaggiati se non giocano?
Incognita Uefa Allo stesso modo, l' aumento dei ricavi - oltre al risanamento dei conti consentirà al Milan di ottenere un accordo il meno penalizzante possibile con l' Uefa nel caso di ritorno in Europa. Gazidis e i suoi manager ora dovranno dimostrare di valere lo stipendio.
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