MOLESTATORE
Adelaide Pierucci per il Messaggero – Roma
Ha approfittato della distrazione di due adolescenti impegnate in un selfie, per mettersi dietro di loro e allungare in un lampo le mani e strusciarsi. Ma non poteva immaginare che proprio quell'attimo lo portasse all'arresto. Un molestatore l'altro giorno a Velletri è stato inchiodato dalla prova cardine fornita dalla vittime: nella foto è rimasto immortalato anche il suo volto mentre con fare godereccio approfittava della situazione. Un elemento che ha portato dritto ai domiciliari l'interessato, un indiano di trent'anni, Lakhvir Singh.
Lo scenario è un giardino di Velletri. Le due quindicenni scherzano e si mettono in posa per un selfie. Arriva il molestatore alle loro spalle che si struscia e allunga le mani. Loro spaventate urlano, chiedono aiuto. L'uomo allora scappa anche se per un soffio non viene raggiunto e pestato dai testimoni. Che comunque lo rincorrono e chiedono aiuto alla polizia. Il fermo è scattato qualche minuto dopo lungo la via del Comune. A stretto giro arriva anche il mandato di arresto firmato.
Per il gip Gisberto Muscolo sarebbe stato troppo pericoloso lasciare libero il molestatore, quindi dispone gli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata dall'età delle vittime. Le ragazzine avevano sporto denuncia in presenza dei genitori e consegnato la foto del selfie.
MOLESTIE VELLETRI
Ad accusare lo straniero anche alcuni amici delle vittime: «Era vestito con pantaloni verdi e camicia nera», hanno precisato. L'arrestato, assistito dall'avvocato Fabrizio Consiglio, ha provato a respingere le accuse: «Non ricordo nulla. Forse volevo fare uno scherzo nel farmi la foto. Non mi capita mai, ma quel giorno ero ubriaco».