anita pallenberg e keith richards

Dal Times del 17 ottobre 2010 - Keith Richards parla con Caitlin Moran di George Michael

"La fama ha ucciso più gente di talento della droga", dice, sospirando. "Jimi Hendrix non è morto di overdose - è morto di fama. Così Brian [Jones]. Ho perso un sacco di miei amici a causa della fama. C'è un pezzo nel libro in cui parlo di come affronto la fama e dico: ‘Mick ha scelto l'adulazione, io ho scelto la roba.' Perché in realtà ho mantenuto i piedi per terra, anche quando ‘per terra' significava ‘nella fogna'. Sai che ti dico? ‘Resta in galera, George'. Probabilmente puoi trovare un po' di droga e un po' di gay. Non vorrà andarsene - è il posto migliore per lui. Lui si è gingillato con la fama. Non mi riesco a ricordare una singola sua canzone. Non lo voglio demolire, ma io sono una leggenda immortale, secondo alcuni", scuotendo le spalle.

george michael

Quello che vuole dire è che, con tutta la roba che si è fatto, Richards non si sarebbe mai schiantato su un negozio di Snappy Snaps sotto l'effetto di qualcosa di leggero come una canna.

Richards è un uomo senza rimpianti. Quando gli chiedo se - avendo la possibilità di ricominciare da capo - avrebbe iniziato con l'eroina, non fa neanche una pausa. "Oh, sì. Sì. C'erano un sacco di esperienze lì dentro - incontri un sacco di gente strana, visioni diverse della vita che non potresti mai avere senza passarci dentro. Adoravo sballarmi come si deve. E se stai sveglio, ti becchi tutte le canzoni che gli altri si perdono perché stanno dormendo. Dovunque ci sono canzoni che sfrecciano nell'aria. Ci sono canzoni che ci sfrecciano accanto, proprio qui, in questo momento".

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