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    2015, LA CAPRIA RACCONTATO DALLA MOGLIE ILARIA OCCHINI - "DUDÙ DICE CHE SONO UNA "SCASSACAZZI". NON LA CLASSICA MOGLIE ADORANTE. DICE CHE NON MI PIACE MAI NIENTE DI QUELLO CHE SCRIVE. NON È VERO. GLI FA COMODO PENSARLO. MA NON È VERO. MA DOPOTUTTO IO SONO UN'ARISTOCRATICA E LUI UN BORGHESE" – “NEL 1961, L'ANNO IN CUI VINSE LO STREGA, CI INNAMORAMMO PERDUTAMENTE E PERDUTAMENTE SIAMO STATI INSIEME. TRADIMENTI? OGNUNO HA IL DIRITTO DI DIRE QUELLO CHE VUOLE. DI CONFESSARSI PUBBLICAMENTE. È STATO UN RAPPORTO LUNGHISSIMO. CAPISCO LE RIVENDICAZIONI. I MOMENTI ALTI E BASSI. CI SIAMO CONOSCIUTI. CI SIAMO FATTI DEL BENE E DEL MALE. E QUESTO È TUTTO"


     
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    Antonio Gnoli per La Repubblica - Estratto

    4 MAGGIO 2015

    ilaria occhini raffaele la capria ilaria occhini raffaele la capria

     

    Forse ha perfettamente ragione Raffaele La Capria quando, rivolgendosi all'amore di quasi tutta la vita, le dice: "Ho l'impressione cara che dovrei allontanarmi. Non ascoltare quel che dici. A un estraneo si raccontano cose che è giusto non sentire".

     

    E lei, Ilaria Occhini, lo guarda con tenerezza e imbarazzo. E gli dice di restare perché le sue parole non tradiranno. È una scena di una bellezza senza rimorsi. Come tra due amanti che ritrovino la ragione profonda dello stare assieme.

     

    Sorridono. Raffaele con una leggera irrequietezza. Ilaria mostrando la tensione di un esordio: "Non mi abituerò mai a pronunciare la prima battuta. La sento tra la lingua e il palato. Come una sorsata di buon vino. La voce ne sciacqua il timbro. Cerco di modulare, ritmare, impostare. Ma ogni volta è morire". Pronuncia "morire" stringendosi le mani.

    ilaria occhini ilaria occhini

     

    ………..

     

    Una grande storia è stata quella di lei con La Capria, che è qui presente.

    "Mi fa piacere che ci sia. Lui dice che la verità quando si è vecchi diventa più importante della poesia".

     

    Cosa vuol dire?

    "Che in fondo non vale la pena dipingersi migliori di quello che si è. Io, ad esempio, sono stata si dice bellissima. Non credo di esserlo più. Mi dico, cosa penserà la gente quando esco in strada dopo ore di trucco? Non è ridicolo tutto questo affannarsi?".

     

    Com'è il vostro rapporto?

    "Dudù dice che siamo come questa foto: due vecchietti che sorridono. Lui si sente pacificato. Ha buoni rapporti con le persone e il mondo".

     

    E lei?

    6 luglio 1961 - Ilaria Occhini con Raffaele La Capria vincitore del Premio Strega al Ninfeo di Valle Giulia 6 luglio 1961 - Ilaria Occhini con Raffaele La Capria vincitore del Premio Strega al Ninfeo di Valle Giulia

    "Meno. Molto meno. Dudù dice che sono una "scassacazzi". Non la classica moglie adorante. Dice che non mi piace mai niente di quello che scrive. Non è vero. Gli fa comodo pensarlo. Ma non è vero. Ma dopotutto io sono un'aristocratica e lui un borghese".

     

    C'è un racconto di suo marito molto bello e molto crudo in cui mette un po' a nudo il vostro rapporto che iniziò nel 1961.

    "Fu l'anno in cui vinse lo Strega. Ci innamorammo perdutamente e perdutamente siamo stati insieme".

     

    In questo racconto parla anche di tradimenti.

    "Ognuno ha il diritto di dire quello che vuole. Di confessarsi pubblicamente. È stato un rapporto lunghissimo. Capisco le rivendicazioni. I momenti alti e bassi. Ci siamo conosciuti. Ci siamo fatti del bene e del male. E questo è tutto".

     

    Proprio tutto?

    Ilaria Occhini Ilaria Occhini

    "Non ci sono più terre selvagge da sognare. O da conquistare. Magari a questo punto uno ricorre al viatico divino. Mi colpì molto mio nonno che dopo essere stato un fervente mangiapreti si convertì profondamente. È morto facendosi leggere i Vangeli. Come uomo passò gli ultimi anni della vita afflitto da una devastante sclerosi. Il male progrediva. Fino a quando perse tutto. Gli restò solo il movimento di un dito e con quello, per comunicare, indicava le lettere dell'alfabeto. Ecco cos'è un intellettuale eroico. Non quegli stronzi che ne fecero una macchietta".

     

    Finiamo in gloria?

    "Ma no, finiamo come abbiamo cominciato. Io che prendo la parola e balbetto. Mi emoziono. Rido e piango. Ilaria, mi dico, il guaio non è essere vecchi, ma sentirsi giovani ".

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