1. EURO, BERLUSCONI: HA PEGGIORATO L'ITALIA, E FU COLPA DI PRODI - TRUMP? CORAGGIOSO SUL FISCO, MA NON È PER NOI MODELLO USA
Dall’intervista di Franco Bechis per http://corrieredellumbria.corr.it/
BERLUSCONI PRODI
Rispetto a 24 anni fa, quando scese in campo, l'Italia secondo Silvio Berlusconi è peggiorata per colpa dell'euro, e migliorata grazie all'alta velocità. Lo sostiene il leader di Forza Italia in un'intervista concessa al Corriere dell'Umbria e alla catena dei Corrieri collegati (Rieti, Viterbo, Arezzo e Siena)- da oggi diretti da Franco Bechis-, in cui spiega. “alcuni cambiamenti sono stati in peggio, come l’introduzione dell’Euro con quelle modalità e a quei valori improvvidamente accettati da Prodi, che ha dimezzato i redditi e i risparmi degli italiani, altre in meglio, come ad esempio l’alta velocità ferroviaria, che ha reso il Paese più competitivo.
Direi però che i grandi nodi rimangono da sciogliere, e gli italiani oggi sono più scettici e più delusi, dopo quattro governi della sinistra che non sono stati scelti dai cittadini. D’altronde come potrebbero non essere scettiche e deluse, per esempio, le popolazioni dell’Italia centrale colpite dal terremoto, che – a differenza di quanto avvenne nel 2009 all’Aquila quando governavamo noi – oggi a due anni dal terremoto non riescono ancora ad avere un tetto sicuro e non vedono ripartire la ricostruzione?”.
berlusconi prodi
Sull'Europa secondo Berlusconi “i nostri governi non hanno saputo tutelare gli interessi dell’Italia. Quello che l’Italia dovrà fare sarà chiedere di ripensare radicalmente il modello di integrazione europea, passando dall’Europa dei burocrati all’Europa dei popoli. Se vogliamo che l’Europa abbia un futuro e che per l’Italia torni ad essere un’opportunità e non un problema si dovrà passare dall’attuale Europa dei burocrati all’Europa dei popoli”.
angela merkel silvio berlusconi
Nell'intervista il leader di Forza Italia dà le sue pagelle anche al presidente Usa Donald Trump, a quello francese Emanuel Macron e ad Angela Merkel: “Non credo che in Italia si possa importare un “modello straniero”, tantomeno quello di Trump, perché la realtà americana è totalmente diversa dalla nostra. Non posso però negare alcune scelte coraggiose del Presidente USA, come la riforma fiscale, un modello che noi dovremmo seguire e imitare, invece di criticarlo e protestare come ha fatto, con un certo provincialismo, il governo italiano. Sui nostri partner europei non sta a me dare giudizi. Macron è brillante e preparato, ma la sua è una sinistra che ha distrutto la sinistra storica. Forse è un bene ma non è il nostro modello.
L'intruso di Cannes dal Fatto Quotidiano
Con la signora Merkel condividiamo i valori di fondo, la visione dello Stato e della società ma non è neppure lei un modello, perché l’Italia ha altre specificità. Tuttavia non c’è dubbio che abbia rappresentato in questo decennio difficile un baluardo di stabilità e di responsabilità in Europa. Naturalmente ha tutelato gli interessi del suo paese, ma questa non è una colpa”.
BERLUSCONI TRUMP
2. RENZI, NEL 2018 TRE PRIORITÀ PER L'ITALIA: LAVORO, LAVORO E LAVORO
Dall’intervista di Franco Bechis a Renzi
“Le tre priorità per il 2018? Lavoro, lavoro, lavoro”. Lo sostiene il segretario del Pd, Matteo Renzi, in un intervento per il Corriere dell'Umbria e alla catena dei Corrieri collegati (Rieti, Viterbo, Arezzo e Siena) da domani 2 gennaio diretto da Franco Bechis. Renzi ricorda che “In quattro anni l'Istat fotografa un aumento dei posti di lavoro molto significativo: da 22 a 23 milioni. Ma a noi non basta. Vogliamo aumentare la quantità. E vogliamo soprattutto migliorare la qualità del lavoro, specie dei più giovani. Questa è la mia priorità, questa è la nostra priorità. Perché in troppi dicono che non importa il lavoro, che basta un reddito di cittadinanza, un reddito di dignità. Non scherziamo! Niente assistenzialismo, per favore. Il lavoro è un diritto, ma anche un dovere. E sta alla base della nostra Costituzione non per caso”.
silvio berlusconi versione trump
Il segretario del Pd ha voluto fare anche un augurio per l'anno che si apre: “Il mio auspicio e che questo meraviglioso Paese viva con leggerezza e umanità le tante sfide che avremo davanti. Investire in cultura, nell'acquisto di un libro per un diciottenne o nell'abbonamento a teatro. Scommettere sui volontari e sul terzo settore. Allargare i diritti. Sono tutti pezzi di una strategia che vuole definire un nuovo umanesimo per l'Italia che verrà. Ne avremo bisogno noi, ne avrà bisogno l'Italia. Benvenuto 2018: ti accoglieremo con il sorriso di chi sa di essere fortunato perché essere italiani è uno straordinario privilegio”.
BERLUSCONI BIBERON RENZI franco bechis