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    2020, L’ANNUS HORRIBILIS DELLO SPETTACOLO MESSO IN GINOCCHIO DALLA PANDEMIA: CROLLO VERTICALE DI INCASSI E INGRESSI, PERDITE DI 4 MILIARDI DI EURO - IL PRESIDENTE SIAE MOGOL: "I DATI SOMIGLIANO A UN VERO BOLLETTINO DI GUERRA, I CREATORI DI FELICITA’ SONO I PIU’ COLPITI" - CARLA VISTARINI: "TENERE CHIUSI TEATRI, CINEMA E ALTRI SPAZI SIMILI È UNA TRAGEDIA. UN PAESE CHE PENSA CHE CON LA CULTURA "NON SI MANGIA" E QUINDI CHIUDIAMO TUTTO È UN PAESE CHE HA PERDUTO L'ANIMA E IL SUO STESSO FUTURO. BISOGNA RIAPRIRE SUBITO TUTTO”


     
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    Riceviamo e pubblichiamo

     

    carla vistarini foto di ludovica borghesi carla vistarini foto di ludovica borghesi

    "I teatri, i cinema, le sale concerto sono tutti vuoti, spenti, bui e tuttora senza prospettive da un anno Quando si dice spettacolo si pensa sempre a quei pochi volti noti e li si pensa ricchi e beati. Ma la realtà è che tanta, tantissima gente non è nota e moltissimi stanno dietro le quinte. ll mondo dello spettacolo significa lavoro e vita per molte centinaia di migliaia di persone e famiglie, in Italia. Ci sono infiniti più lavoratori dietro le quinte che davanti.

     

    Tenere chiusi teatri, cinema e altri spazi simili è la stessa cosa che tenere chiuse le fabbriche, le aziende, e lasciare a casa i lavoratori, senza stipendio, senza realizzazione professionale, senza futuro. E purtroppo l'enorme perdita è fotografata anche dai dati SIAE, con un abissale meno 70-80% di ingressi di pubblico nel 2020, meno 4 miliardi di euro circa.

     

    cinema chiusi cinema chiusi

    E' una tragedia, una decimazione impietosa, che non lascia alla fame solo i lavoratori coinvolti, ma anche la sete di cultura di un popolo intero, la sua qualità internazionale, le sue potenzialità di sviluppo e benessere. Un Paese che pensa che con la Cultura "non si mangia" e quindi chiudiamo tutto è un paese che ha perduto l'anima e il suo stesso futuro. Bisogna riaprire subito tutto e ridare linfa al lavoro, all'arte e allo spirito".

     

    Carlo Vistarini

     

    2020, L’ANNO PIÙ BUIO PER LO SPETTACOLO

    Maria Berlinguer per “La Stampa”

    MOGOL MOGOL

     

    È stato l'anno nero dello spettacolo e del diritto d'autore, messo in ginocchio dal coronavirus tanto che il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, diffondendo i dati dell'Osservatorio dello Spettacolo relativi al 2020 parla senza mezze misure di un «bollettino di guerra». Ma Giulio Rapetti Mogol, presidente della Siae, non nasconde un certa speranza dopo il discorso pronunciato in Senato da Mario Draghi per il quale «la ripresa delle attività culturali è ancora più importante della ripresa economica».

     

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    Parole che Mogol prende alla lettera chiedendo al premier e al riconfermato ministro della Cultura, Dario Franceschini, di sostenere «progetti di investimento strategici per rilanciare l'indu-stria culturale».

     

    Le cifre della debacle parlano da sole. Complessivamente gli eventi sono diminuiti del 69,29%, gli ingressi hanno segnato un calo del 72,90%, la spesa al botteghino è scesa del 77,58% mentre la spesa del pubblico ha avuto una riduzione dell'82,24% rispetto al 2019.

     

    E' la musica dal vivo ad aver registrato il crollo più consistente con una diminuzione dell'83,19 per cento degli ingressi e un calo al botteghino di quasi i190%. Mai numeri sono desolanti anche per cinema e teatro. Il cinema ha chiuso l'anno con meno 70,86% e un calo della spesa al botteghino del 71,55% rispetto al teatro che registra un meno 70,86 e una riduzione di incassi del 78,45%.

    cinema chiusi cinema chiusi

     

    E pure nel primo bimestre del 2020 l'attività cinematografica era in crescita ri-spetto all'anno precedente grazie soprattutto al successo del film di Checco Zalone Tolo Tolo, che con più di 7 milioni di spettatori aveva mantenuto alti gli incassi. Il periodo estivo, inoltre, grazie agli spettacoli all'aperto e alle arene, ha segnato una ripresa dell'attività cinematografica diminuita solo dal mese di ottobre.

     

    La crisi provocata dalla pandemia ha travolto anche lo sport che ha visto la sospensione di eventi e competizioni di ogni ordine e disciplina e successivamente una ripresa graduale delle attività, anche se quasi sempre senza pubblico. Di conseguenza, gli ingressi si sono ridotti del 77,50% men-tre i biglietti venduti sono crollati dell'83,96% rispetto al 2019.

     

    cinema chiusi cinema chiusi

    Crisi profonda anche per le attività di ballo e concerti , il che ha cambiato molto gli stili di vita e le abitudini degli italiani. Nel 2020 gli ingressi si sono ridotti del 78,53% con la spesa al botteghino che è diminuita de178,03%. Gli effetti negativi si sono fatti sentire an-che nel settore delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, sebbene in misura più contenuta: -58,75% per gli ingressi e -60,74% per la spesa al botteghino. «La crisi epocale determinata dall'emergenza sanitaria e dalle misure per contra-starla sta facendo pagare un prezzo altissimo al settore dello spettacolo di cui fanno parte quei creatori di felicità per nostra collettività che sono i compositori e gli artisti della musica, del cinema, del teatro e delle letteratura nonché i lavoratori che ne supportano l'attività» ricorda Mogol.

    mogol mogol

     

    dario franceschini dario franceschini

    Il presidente del-la Siae sottolinea che»la cultura è essenziale non solo per l'economia ma per la stessa qualità della vita ed è qualcosa di più di uno dei tanti settori da salvare». «I dati somigliano a un vero bollettino di guerra, ora è importante capire quali conseguenze lascerà questa lunga e difficile fase sulle abitudini delle persone», s'interroga  Blandini chiedendo alla politica sostegno finanziario e programma-zione per poterripartire.

     

     

     

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