matteo salvini con le manette
Il 2020 sarà un anno importante per le inchieste che hanno coinvolto o anche solo sfiorato la politica italiana. Si conoscerà l' esito di molti processi e pure di parecchie indagini. Da Matteo Salvini a Luca Lotti, tanti politici si ritrovano a dover affrontare qualche grana giudiziaria.
lotti renzi
In casa Lega ce ne se sono diverse da risolvere. Per il leader del Carroccio ed ex ministro, per esempio, si attende la decisione della Giunta per le autorizzazioni a procedere al Senato per il caso Gregoretti (la vicenda riguarda 131 migranti trattenuti per cinque giorni a bordo della nave della Guardia Costiera).
ARMANDO SIRI MATTEO SALVINI
Non solo. Quest' anno si saprà anche l' esito di un' altra inchiesta in cui Salvini è indagato per abuso d' ufficio, quella che riguarda alcuni voli di Stato. Nel suo stesso partito si contano altri indagati, come l' ex sottosegretario Armando Siri accusato di corruzione.
alberto bianchi
Quello che verrà potrebbe non essere un anno spensierato anche per alcuni renziani. Luca Lotti (rimasto nel Pd dopo la scissione di Matteo Renzi, per fondare Italia Viva) deve affrontare un processo per favoreggiamento a Roma.
LUCA LOTTI
A Firenze c' è l' inchiesta sulla Fondazione Open. Qui la Procura ha indagato il suo ex presidente Alberto Bianchi per traffico di influenze e finanziamento illecito. Nei mesi scorsi sono stati anche perquisiti alcuni finanziatori della Open (non indagati). E poi ci sono diversi altri procedimenti in cui, seppure i politici non sono indagati, hanno svelato interessanti retroscena. Come l' inchiesta di Perugia sul Csm o quella sull' Air Force di Renzi.
luigi marroni
Lo scandalo Consip. Dal 15 gennaio, Luca Lotti & C. a processo per favoreggiamento
Inizierà il prossimo 15 gennaio il processo a Luca Lotti, ex ministro dello Sport, ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e fedelissimo di Matteo Renzi (anche se con la scissione è rimasto nel Pd). È imputato di favoreggiamento nell' ambito del filone dell' indagine "Consip" che riguarda chi spifferò all' ex amministratore delegato della Centrale acquisti, Luigi Marroni, l' esistenza di un' inchiesta napoletana sulla società che gestisce gran parte dei maggiori appalti pubblici.
TULLIO DEL SETTE
Con Lotti a processo ci sono finiti anche l' ex comandante generale dell' Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette (accusato di rivelazione di segreto) e l' ex comandante della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia, imputato di favoreggiamento. A processo anche l' ex presidente della fiorentina Publiacqua, Filippo Vannoni, anche questi accusato di favoreggiamento. Tutti gli imputati hanno sempre respinto le accuse.
AIRBUS AIR FORCE RENZI A340
L' aereo di Stato e la fondazione. Le inchieste sull' Air Force Renzi e sui fondi & favori del caso Open
Proseguono da mesi gli accertamenti della Finanza sugli accordi sottoscritti per l' Airbus A340-500 , preso in leasing dalla compagnia Etihad ai tempi del governo di Matteo Renzi per effettuare voli di Stato al servizio di Palazzo Chigi. La Procura di Civitavecchia ha un fascicolo aperto sul crac di Alitalia ed è nell' ambito di questa inchiesta che sono stati delegati gli approfondimenti.
Marco Carrai con Matteo Renzi
L' ex premier Renzi non è stato sfiorato dalle indagini dei pm di Civitavecchia. Come pure non è sotto inchiesta a Firenze dove invece alcuni suoi fedelissimi sono finiti indagati nel fascicolo che riguarda la Open: l' ex presidente della Fondazione Alberto Bianchi è accusato di traffico di influenze e finanziamento illecito. Quest' ultimo reato è contestato anche a Marco Carrai, che nella Open è stato membro del Cda. Al centro dell' inchiesta c' è una consulenza affidata allo studio legale Bianchi nel 2016 dalla Toto Costruzioni. Per i pm nascondeva un finanziamento.
FRANCESCO BONIFAZI
Finanziamento illecito ai partiti Bonifazi (Iv) e Centemero (Lega), i due tesorieri sotto accusa
GIULIO CENTEMERO
Il tesoriere della Lega, Giulio Centemero, rischia il processo. E come lui anche l' ex tesoriere del Pd Francesco Bonifazi (ora in Italia Viva). I pm di Roma nei mesi scorsi hanno chiuso l' indagine sui flussi di denaro partiti dall' imprenditore Luca Parnasi e indirizzati, secondo le accuse, alla politica.
Finanziamento illecito è il reato contestato.
Per quanto riguarda il leghista al centro dell' inchiesta, c' è un finanziamento da 250 mila euro erogato tra il 2015 e il 2016 dalla Immobiliare Pentapigna srl (in passato riconducibile a Parnasi) alla "Più voci", onlus di area leghista. La Procura è convinta che la "Più Voci" sia "riconducibile alla Lega Nord quale sua diretta emanazione e comunque costituente una sua articolazione". Per Bonifazi invece l' indagine riguarda 150 mila euro pagati dalla Immobiliare Pentapigna Srl a cavallo delle scorse elezioni politiche per uno studio di ricerca: per i pm la ricerca era un modo per camuffare il contributo economico.
NAVE GREGORETTI
Ipotesi di abuso e sequestro Salvini nei guai per i voli di Stato e i migranti sulla nave Gregoretti Matteo Salvini ha qualche grana giudiziaria da risolvere. La prima riguarda il "caso Gregoretti", la nave della Guardia costiera italiana sulla quale nel luglio scorso 131 migranti sono stati trattenuti per cinque giorni. L' allora ministro è finito indagato per sequestro aggravato di persona e il 20 dicembre 2019 il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto il processo e inviato gli atti alla Giunta per l' autorizzazione a procedere al Senato, che ancora non decide. C' è un fascicolo sull' ex vicepremier anche in un altro Tribunale dei ministri, quello di Roma.
matteo salvini diretta facebook di capodanno
Qui Salvini è indagato per abuso d' ufficio nell' ambito di un' inchiesta su alcuni voli di Stato utilizzati quando era ministro. La Procura di Roma, dopo aver ricevuto il fascicolo dalla Corte dei conti, lo ha iscritto nel registro degli indagati come atto "dovuto" e ha trasmesso le carte al Tribunale dei ministri. La vicenda riguarda alcune trasferte su velivoli di Polizia e Vigili del fuoco. Alcuni voli sono avvenuti su un Piaggio P-180, noto come "la Ferrari dei cieli".
Il denaro del Carroccio Dalla caccia ai 49 milioni all' associazione Maroni
L' inchiesta sui 49 milioni della Lega che devono essere restituiti allo Stato pare vicina a una svolta. I pm genovesi Francesco Pinto e Paola Calleri, insieme con la Guardia di Finanza, a dicembre hanno sentito almeno due testimoni. Il nuovo filone riguarda i 450 mila euro (secondo l' accusa parte del denaro proveniente dalla truffa ai danni del Parlamento) che dalle casse della Lega sarebbero andati all' associazione Maroni Presidente e da qui a due tipografie lombarde cui sarebbe stato commissionato materiale elettorale che, a detta dei pm, non sarebbe stato realizzato.
roberto maroni matteo salvini
Alla fine, il denaro sarebbe tornato nelle casse del Carroccio. Movimenti effettuati in diverse tranche dal 2013 all' aprile 2018, quindi già durante la segreteria di Matteo Salvini. Finora sul fascicolo degli indagati, con l' ipotesi di riciclaggio, è iscritto solo Stefano Bruno Galli (in foto), già ai vertici dell' associazione Maroni Presidente e oggi assessore della giunta regionale lombarda di Attilio Fontana.
salvini savoini eni
L' hotel Metropol L' ex portavoce del leader della Lega e gli affari con i russi
Il cosiddetto "caso Moscopoli" è esploso nel giugno scorso. Corruzione internazionale è il reato per il quale indaga la Procura di Milano che ha aperto un fascicolo sulla base di alcuni articoli pubblicati su L' Espresso. Al centro c' è l' incontro nell' hotel Metropol di Mosca del 18 ottobre 2018. Presente Gianluca Savoini, all' epoca portavoce di Salvini per le questioni russe. Al tavolo sei persone, tre italiani (oltre a Savoini, l' avvocato Gianluca Meranda e il manager Francesco Vannucci) e tre russi.
salvini savoini d amico
Si discute di un carico di 1,5 miliardi di dollari dal quale fare uscire 65 milioni per la Lega e per finanziare le elezioni europee del maggio scorso. Il tutto registrato in un audio il cui autore ad oggi è ancora ignoto. Così a luglio scattano le perquisizioni e i sequestri a carico dei tre indagati (Savoini, Meranda, Vannucci). I pm cercano dunque la prova dell' accordo. Eni non è coinvolta.
PAOLO ARATA
I rapporti con Arata e San Marino. Siri, i 30 mila euro promessi e il mutuo senza garanzie
Tra i leghisti finiti sotto inchiesta c' è anche il senatore Armando Siri. L' ex sottosegretario è indagato a Roma per corruzione per aver tentato di promuovere provvedimenti per favorire l' ex parlamentare forzista Paolo Arata in cambio di 30 mila euro, dati o promessi. A prova di ciò per i pm c' è un' intercettazione fra Arata e il figlio in cui si parla della "somma di denaro pattuita a favore di Siri per la sua attività di sollecitazione dell' approvazione di norme che l' avrebbero favorito". L' indagine romana è ancora in corso.
armando siri.
Ma Siri è finito sotto inchiesta anche a Milano: in questo caso i pm contestano l' autoriciclaggio a causa di un prestito ottenuto - secondo i pm senza le dovute garanzie - da un istituto bancario di San Marino. Per quanto riguarda l' indagine milanese, la Giunta per le autorizzazioni del Senato ha dato il via libera ai magistrati per poter sequestrare due pc e sms, email e altri contenuti del cellulare di un collaboratore di Siri.
L EMENDAMENTO PRO ARATA PROPOSTO DA ARMANDO SIRI AI LEGHISTI
Csm: i giochi svelati dal trojan Le nomine dei procuratori capo suggerite da toghe e politici
Durante l' estate del 2019 Palazzo dei Marescialli si è trovato sull' orlo dello scioglimento: un' indagine della Procura di Perugia ha scatenato un terremoto nel Consiglio superiore della Magistratura (Csm). Tutto è nato da alcune accuse mosse contro Luca Palamara, l' ex presidente dell' Anm, ex Csm, pm di Roma sospeso, finito sotto inchiesta per corruzione per alcune utilità, come soggiorni all' estero, pagati da un imprenditore.
LUCA PALAMARA luca palamara 2008
In questo fascicolo nessun politico è indagato, ma il trojan installato sul cellulare di Palamara ha svelato lo scenario della politica al tavolo con le toghe per discutere delle nomine dei futuri capi delle Procure. Viene fuori così un incontro notturno tra 5 togati del Csm, poi dimissionari e due parlamentari: Cosimo Ferri, ora a Italia Viva, magistrato in aspettativa e Luca Lotti, deputato Pd: per la nomina a procuratore di Roma volevano puntare sul pg di Firenze Marcello Viola (a sua insaputa). Ferri e Lotti non sono indagati.
Torino in bilico Appendino, il debito da 5 milioni e la tragedia di piazza San Carlo
CHIARA APPENDINO
La sindaca di Torino Chiara Appendino si prepara ad affrontare due processi importanti col rito abbreviato. Il 6 febbraio i pm Enrica Gabetta e Marco Gianoglio terranno la requisitoria nel processo sul caso Ream, in merito all' iscrizione a bilancio di un vecchio debito da 5 milioni di euro. La sindaca è indagata per falso in atto pubblico e abuso d' ufficio in concorso con l' assessore al Bilancio Sergio Rolando, il direttore finanziario della città Paolo Lubbia e l' ex capo di gabinetto, Paolo Giordana.
chiara appendino luigi di maio 2
In caso di condanna per abuso, Appendino rischierebbe la sospensione in base alla legge Severino. Il 21 febbraio, poi, la sindaca e altri quattro imputati affronteranno il processo, sempre in abbreviato, per gli incidenti di piazza San Carlo del 3 giugno 2017: il pm Vincenzo Pacileo li accusa di disastro, lesioni e duplice omicidio colposo (per le morti di Erika Pioletti e Marisa Amato).
La passione dell' urbanistica De Luca in aula per gli illeciti di piazza della Libertà a Salerno
VINCENZO DE LUCA E IL CRESCENT
Per dirla con le parole dei Figli delle Chiancarelle, la pagina social che da quasi un decennio satireggia il deluchismo, il processo sui presunti illeciti nella realizzazione di piazza della Libertà a Salerno, l' ultima e residuale pendenza penale del governatore dem della Campania, Vincenzo De Luca, "va avanti alla velocità di un pachiderma zoppo". È iniziato il 9 marzo 2018, per reati risalenti al 2010-12, e colleziona ritardi e rinvii de plano. Gli imputati sono 26 tra amministratori comunali, funzionari pubblici e imprenditori accusati a vario titolo di falso, turbativa d' asta, peculato e false fatturazioni. De Luca è coinvolto da ex sindaco di Salerno che volle ridisegnare l' urbanistica della città, fino a stravolgere il lungomare con il Crescent - per il quale è stato assolto da un' accusa di abuso d' ufficio - e la sottostante piazza della Libertà. L' imputazione per falso di De Luca comunque non è a rischio legge Severino: resterebbe in carica anche in caso di condanna.
vincenzo de luca vincenzo de luca