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    2024: ODISSEA NELLO SPAZIO - IL SUCCESSO DELLA MISSIONE "STARSHIP FLIGHT 5" DI "SPACEX", CON IL RAZZO "SUPER HEAVY" CHE DOPO IL LANCIO IN ORBITA È TORNATO SULLA TERRA ED È STATO AFFERRATO DAI BRACCI METALLICI DELLA TORRE DI LANCIO "MECHAZILLA", È UN PASSO CRUCIALE VERSO IL RITORNO SULLA LUNA E PER LO SBARCO SU MARTE - L'OPERAZIONE RENDE LE NAVICELLE SPAZIALI RIUTILIZZABILI, ABBASSANDO I COSTI E I TEMPI PER UN LANCIO...


     
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    1 - OBIETTIVO LUNA E MARTE

    Estratto dell'articolo di Antonio Lo Campo per “la Stampa”

     

    atterraggio del booster super heavy di spacex 3 atterraggio del booster super heavy di spacex 3

    «Siamo al limite dell'incredibile, quasi non ci credo!». È il commento di uno dei tecnici di SpaceX, la compagnia di Elon Musk, che ha fatto parte della squadra del quinto test di lancio del super razzo Super Heavy con in vetta la sua nave spaziale Starship alta quasi 50 metri.

     

    Il traguardo è storico. E ciò che lo rende incredibile è che un razzo alto 72 metri, cioè quello che ha messo regolarmente in orbita la Starship (le due componenti assieme raggiungono quasi 120 metri d'altezza) è tornato sulla terra, ed è stato afferrato dai bracci metallici della torre di lancio chiamata "Mechazilla", della base di Boca Chica, in Texas, da cui era partito 5 minuti prima. […]

     

    starship flight 5. 1 starship flight 5. 1

    Elon Musk da tempo è convinto che grazie ai suoi progetti, prima o poi i voli sulla Luna e su Marte diventeranno regolari, se non proprio come voli di linea, quasi. Ecco perché considera importante disporre di mezzi che possano recuperare tutto ciò che ha costi molto alti. […]

     

    Il tutto ci riporta ad una delle grandi domande degli ultimi decenni: «Perché l'uomo è andato sulla Luna, solo in quei tre anni dal 1969 al 1972, e poi non vi è più tornato?». Al di là delle ormai annose (e noiose) tesi complottistiche, la ragione principale era proprio quella dei costi: […] Il gigantesco razzo Saturn V delle missioni Apollo partiva e non si recuperava nulla, tranne ovviamente la piccola capsula coi tre astronauti che ammarava nel Pacifico.

     

    funzionamento di mechazilla funzionamento di mechazilla

    E una missione lunare aveva un costo di circa 500 milioni di dollari, a cifre del 1970 (da tradurre in cifre attuali, davvero astronomiche …). Oggi, il razzo partito alle 14,20 circa, ora italiana, ha rilasciato la sua astronave a due minuti dal lancio ed è tornato a terra come fanno da tempo i più piccoli (e meno massicci) razzi Falcon 9. Che però atterranno con il supporto di tre zampe telescopiche di atterraggio. […]

     

    Se l'operazione non fosse andata a buon fine, si sarebbe dovuto rivedere il progetto, per dotare anche Super Heavy di zampe d'atterraggio. Ma tutto sarebbe stato più complicato, con test che quasi certamente sarebbero falliti all'inizio e conseguenti ritardi sul Programma. E con ripercussioni sul Programma lunare Artemis, quello che riporterà gli astronauti sulla Luna e dove, ricordiamo, l'Italia e l'industria italiana sono fortemente coinvolti, dall'astronave Orion ai moduli abitati della stazione lunare Gateway Lunar Platform.

     

    atterraggio del booster super heavy di spacex 2 atterraggio del booster super heavy di spacex 2

    Operazione compiuta quindi, in attesa che Starship, […] ammari (sana) nell'Oceano. È noto da tempo: questo è il razzo che riporterà l'uomo sulla Luna, poiché Starship è l'astronave designata a farlo. E il successo di oggi, con questo quinto test avvenuto con successo e il prossimo, in programma per gennaio dove è probabile che si tenterà un primo test di rifornimento in orbita terrestre tra due navicelle (in vista del Programma Artemis), è una buona notizia per il futuro delle esplorazioni spaziali, non solo per gli Stati Uniti, ma anche per l'Europa (Italia compresa).

     

    2 - SPACEX VERSO MARTE

    Estratto dell'articolo di Paolo Ottolina per il “Corriere della Sera”

     

    atterraggio del booster super heavy di spacex 1 atterraggio del booster super heavy di spacex 1

    […] SpaceX, l’azienda privata fondata da Elon Musk, ha fatto un nuovo passo verso il ritorno sulla Luna e per lo sbarco su Marte. Al primo tentativo è stato realizzato con successo un test fondamentale per il suo razzo Starship. Il booster, cioè la parte del razzo che ospita i motori capaci di spingerlo in orbita, è stato agganciato in volo e posato al suolo dai bracci robotici della torre di lancio, tra il giubilo e le urla di entusiasmo dei tecnici e scienziati della base di Boca Chica, in Texas.

     

    […] Starship è il veicolo spaziale più grande e potente mai realizzato. Alto all’incirca come il Pirellone, è composto da due stadi: Starship è il nome in verità della navicella, che ospiterà gli astronauti (il volo di ieri era senza equipaggio) e sta nella parte superiore. Sotto c’è il booster Super Heavy, con i suoi 33 motori Raptor, capaci di generare una spinta al decollo 700 volte più grande di quella di un jet di linea.

    atterraggio del booster super heavy di spacex 4 atterraggio del booster super heavy di spacex 4

     

    […] Per riuscire nell’impresa di ieri SpaceX ha utilizzato una struttura unica nel suo genere, una torre di lancio alta 150 metri, chiamata da Musk «Mechazilla» (il soprannome viene dalla saga di Godzilla). […] Super Heavy, circa 7 minuti dopo il decollo, ha invertito la rotta ed è rientrato nell’atmosfera. Ha rallentato con i razzi e, avvicinandosi al suolo, ha effettuato una complessa manovra per posizionarsi verticalmente e accendere i motori per l’atterraggio.

     

    starship flight 5. 2 starship flight 5. 2

    I bracci meccanici di Mechazilla lo hanno afferrato al volo con precisione millimetrica per adagiarlo poi sulla piattaforma. «Si è trattato di un’impresa complicatissima» ci spiega Walter Cugno, una lunga esperienza nello sviluppo di programmi spaziali e vice presidente di Thales Alenia Space. «SpaceX ha iniziato questo tipo di atterraggi col Falcon 9, con dei fallimenti iniziali ma poi via via ha trovato il modo per recuperarli e oggi sembra quasi routine con i Falcon. Ma Starship è molto più grande, il razzo più potente in Occidente insieme all’SLS della Nasa. Recuperare un booster di quel genere, soprattutto sulla rampa di lancio, è molto complesso».

     

    […] L’obiettivo è fare atterrare il razzo, rifornirlo di carburante e farlo decollare di nuovo nel giro di pochi giorni o addirittura di poche ore, trasformandolo in un mezzo di trasporto spaziale economico, flessibile come un aereo. Starship sarà il veicolo con cui la Nasa riporterà l’uomo sulla Luna nell’ambito del programma Artemis. E da lì c’è Marte nel mirino.

    starship flight 5. starship flight 5.

     

    «È un passo verso la Luna a costi più bassi perché la modalità operativa che Musk sta adottando è fatta per abbattere i costi di lancio, utilizzando più volte ciò che costa di più» spiega Cugno. E sulle differenze col passato ricorda: «Negli anni ‘60 e ‘70 l’obiettivo delle missioni lunari era soprattutto arrivarci per primi. Oggi si torna sulla Luna per stabilirvisi, sfruttarne le risorse, creare una nuova economia e progredire nella ricerca scientifica. E l’Italia è protagonista: saremo tra i primi ad avere un modulo abitativo sulla superficie grazie agli accordi tra Asi e Nasa».

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