PROCESSO AL BATTAGLIONE AZOV NEL TEATRO DI MARIUPOL
(ANSA) - Un totale di 215 difensori dell'acciaieria Azovstal di Mariupol, ultima roccaforte ucraina nell'area, detenuti dai russi, sono stati liberati nell'ambito di un massiccio sforzo per lo scambio di prigionieri. Lo ha detto il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak, secondo quanto riferisce Ukrinform. "Il presidente Volodymyr Zelensky ha fissato un obiettivo chiaro: riportare i nostri eroi a casa. Il risultato: i nostri eroi sono liberi", ha scritto su Facebook il capo dell'ufficio del presidente Andriy Yermak.
GABBIE NEL TEATRO DI MARIUPOL
"C'è stato un grande scambio di prigionieri. Ha attraversato diverse fasi e in luoghi diversi. Abbiamo riportato indietro 215 persone dalla prigionia russa", ha detto il capo dell'ufficio del presidente.
"Si tratta di soldati, guardie di frontiera, poliziotti, marinai, guardie nazionali, truppe delle forze territoriali, doganieri e civili. Tra loro ci sono ufficiali, comandanti, eroi dell'Ucraina, difensori dell'Azovstal e militari in stato di gravidanza", ha affermato in una dichiarazione. Sono quelli "che i russi volevano uccidere, che chiamavano" nazisti ", il nostro popolo forte che non è stato distrutto da battaglie e prigionia", compresi i massimi comandanti delle unità che difendevano Mariupol.
Viktor Medvedchuk
KIEV, 200 UCRAINI SCAMBIATI CON OLIGARCA MEDVEDCHUK
(ANSA) - Duecento ucraini prigionieri dei russi sono stati liberati grazie ad uno scambio con l'oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, "che ha già fornito tutte le prove possibili all'inchiesta": lo ha rivelato il capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform. Lo scambio - ha aggiunto - "è il risultato di accordi personali tra il presidente Zelensky e il presidente (turco, ndr) Erdogan". "I russi volevano ricattarci con le loro vite, ma non gli permetteremo di farlo con nessuno", ha sottolineato Yermak.
Viktor Medvedchuk con Vladimir Putin