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    ANCHE XI JINPING E' GRILLINO - 37 MILA FUNZIONARI DELLA REPUBBLICA POPOLARE SONO STATI PUNITI PERCHE’ SONO STATI “POCO FRUGALI” - E’ LA SCURE DI XI JINPING PER ARGINARE GLI SPRECHI (E LA CORRUZIONE) DI POLITICI E MANAGER: VIA I RESORT DI LUSSO, RICCHI BANCHETTI, VIAGGI ALL’ESTERO E AUTO DI SERVIZIO - IL PRESIDENTE VUOLE RIPORTARE I FUNZIONARI VICINO AL POPOLO (ORA GLI DARANNO DEL “POPULISTA”?)


     
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    Francesco Radicioni per “la Stampa”

     

    xi jinping xi jinping

    Sprechi, tangenti e privilegi della classe politica sono da tempo sotto la lente d' ingrandimento delle autorità di Pechino. Secondo gli ultimi dati dell' agenzia anti-corruzione cinese, nella prima metà dell' anno sono già stati quasi 37 mila i funzionari della Repubblica Popolare puniti per aver violato le norme sulla frugalità.

     

    Alla fine del 2012, poche settimane dopo l' ascesa al potere di Xi Jinping, le autorità di Pechino avevano reso pubblico un codice di condotta in otto punti il cui obiettivo era quello di mettere un freno alle spese di funzionari pubblici, vertici militari e dirigenti delle imprese di Stato.

    XI JINPING XI JINPING

     

    Le autorità cinesi si proponevano di «rettificare lo stile di lavoro» e combattere «formalismi, stravaganze, edonismo ed eccesso di burocrazia». Tutto questo si è tradotto in una stretta per i funzionari pubblici sull' uso di hotel a cinque stelle e resort di lusso. Via dai menù dei banchetti ufficiali le pietanze più ricercate e le costose bottiglie del distillato Moutai. Basta con i regali per i matrimoni o per il Capodanno cinese.

     

    MAO E XI JINPING MAO E XI JINPING

    Limiti precisi sull' uso di auto di servizio e sui viaggi all' estero dei funzionari pubblici, spesso accompagnati da familiari o amanti. In quei mesi sui social in Cina stava montando una campagna contro le cosiddette sangong jingfei - spese per banchetti, autoblu e viaggi all' estero - con cui si criticava lo stile di vita dei dirigenti statali, molto al di sopra di quanto permesso dal loro stipendio ufficiale. Mentre i funzionari venivano percepiti sempre più distanti dal popolo, la mossa di Xi Jinping è stata tentare di riportare il Partito comunista «vicino alle masse» e di porre un freno all' ostentazione del potere da parte dei quadri.

     

    XI JINPING XI JINPING

    Che qualcosa fosse cambiato è diventato evidente quando - pochi mesi dopo essere diventato leader della Repubblica Popolare - i media ufficiali hanno diffuso le immagini di Xi Jinping che mangiava in un piccolo ristorante di Pechino un semplice piatto di ravioli, fegato di maiale fritto e un po' di verdura. Il conto era stato di 21 yuan (meno di 3 euro).

     

    Al di là dei dubbi che c' erano stati sulla spontaneità del gesto, il messaggio ero chiaro: i funzionari pubblici dovevano seguire l' esempio di Xi e tornare in mezzo alla gente per conquistarne la fiducia nel Partito comunista. In molti hanno però visto nella campagna contro la corruzione lanciata da Xi Jinping anche la più classica delle lotte di potere. Prendere «sia le tigri sia le mosche», aveva promesso il presidente cinese.

     

    XI JINPING XI JINPING

    Dal 2012, oltre un milione e mezzo di funzionari cinesi di tutti i livelli sono finiti nelle maglie della agenzia anti-corruzione, tra loro anche Zhou Yongkang, ex membro del gotha del potere di Pechino, e Sun Zhengcai, già segretario del Partito a Chongqing. Il modo più semplice per porre fine alla carriera politica di chi minacciava di sfidare la leadership di Xi Jinping.

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