Stefania Moretti per il “Corriere della Sera – Roma”
PARKING CAMPORELLA
Sex in the city, precisamente in aree di sosta dove andare e consumare. La moda del parcheggio dell' amore ha sedotto anche Roma con il «Parking Camporella»: 55 box auto in via Leofreni, protetti da siepi e cancelletto.
Più economico di un albergo a ore ma un filino più scomodo: il giaciglio è l' automobile, da sempre refugium peccatorum di chi non ha uno spazio - letteralmente - adibito allo scopo. Basta arrivare con partner e preservativi.
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Il cancello del box che si chiude alle spalle della coppia è il segnale di via libera. «Just free love», come cantavano i Depeche Mode.
Ma al Camporella, a Settecamini, il servizio di guardiania h24 non è gratuito: quattro euro ogni ora o frazione di ora, più due euro ogni mezz' ora in più e passa la paura dei guardoni.
Cambiano i tempi ma gli istinti no. In principio l' alcova era la fratta, oggi è il parcheggio «ripensato» da chi ha intravisto un business, ma sempre camporella è.
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Con qualche innovazione social, come il video del parcheggio su Facebook con «Ti amo» di Umberto Tozzi in sottofondo (a proposito di evergreen).
La clientela è varia: coppiette neopatentate, amori clandestini, relazioni nate sul web e coniugi alla ricerca dell' intimità perduta. Il luogo giusto dove sfogare gli «ardori lombari» - per dirlo con la stilosa schiettezza di Franca Leosini - è aperto 7 giorni su 7. Perché non si sa mai quando l' amore chiama.
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