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    “A BBBELLO, TE PRESENTI A QUEST’ORA?” - IL RITORNO DEL CONTE DI PIAZZA, CHE ARRIVA A SIT-IN CONTRO IL TERMOVALORIZZATORE FINITO, E VIENE SGRIDATO DA UNA SIGNORA - LE FRECCIATE A SCHLEIN E GUALTIERI - “UN CRONISTA CERCA ROCCO CASALINO. E UN ALTRO: “CASALINO NON CONTA PIÙ NIENTE. CONTE L’HA FATTO FUORI. TELEFONA ALLA RICCIUTI” – PASSA LA RAGGI: “LA SCHLEIN? CI ASPETTAVAMO UN CAMBIO DI PASSO. LA STRADA COMUNE CON IL PD? IMPOSSIBILE” - IL PROGETTO, CON DI BATTISTA, È DI PRENDERSI IL MOVIMENTO APPENA… - LA CHIOSA DI UN TASSISTA: “A PROFUGHI” - IL RACCONTO BY RONCONE+VIDEO


     
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    Estratto dell'articolo di Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

     

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    raggi conte raggi conte

    Pomeriggio strepitoso (o tragico, oppure comico: dipende dai punti di vista).

    Ecco qui la cronaca battente.

    Immaginatevela come un lungo piano sequenza che inizia sul piazzale del Campidoglio.

     

    Dove, alle 17, Giuseppe Conte, gran capo a 5 Stelle, ha convocato una manifestazione per protestare contro il progetto del sindaco Roberto Gualtieri, che vuole costruire un termovalorizzatore da 600 mila tonnellate di rifiuti all’anno. L’ex avvocato del popolo ha già utilizzato questa storia per far cadere il governo Draghi: in mancanza di meglio (il reddito di cittadinanza gliel’hanno fritto e panato, sulla guerra in Ucraina rischia di fare tandem con la Lega), l’ha rispolverata e, con l’appoggio della coppia Fratoianni/Bonelli, ha presentato due puntuti ordini del giorno a Montecitorio, infilati dentro la discussione sul Pnrr. Obiettivo evidente: il Pd.

     

    rocco casalino foto di bacco (5) rocco casalino foto di bacco (5)

    Frenare il consenso che inizia a riprendersi in certa sinistra ambientalista: e, soprattutto, mettere in difficoltà Elly Schlein. Che, prima di assumere la guida del partito, era una nota militante green. La faccenda, in effetti, per la Schlein è assai spinosa: s’è capito bene, poco fa, in conferenza stampa (quella curiosa situazione in cui i giornalisti fanno domande al politico di turno), esercizio mediatico poco previsto nella nuova liturgia dem. Alla fine la Schlein ha fatto — più o meno — intuire questo: Gualtieri è del Pd, e non posso certo sfiduciarlo bocciandogli l’idea dell’inceneritore; la decisione era stata già presa, e sono costretta a subirla.

    giuseppe conte mariachiara ricciuti 1 giuseppe conte mariachiara ricciuti 1

     

    Adesso aspettiamo quindi Conte sotto la statua equestre di Marco Aurelio. Però Conte non arriva. Un giovane cronista: «Strano. Ora chiamo Rocco Casalino». Si volta un cronistaccio televisivo, di quelli che battono eroicamente, notte e giorno, i sampietrini davanti a Montecitorio: «Perdi tempo, ragazzo. Casalino non conta più niente. Conte l’ha fatto fuori. Telefona alla Ricciuti». Intanto arriva un vigile urbano. «Vi hanno spostato qui sotto, in via dei Fori Imperiali. Il Comune non ha autorizzato la manifestazione. In giro ci sono gli ispettori che devono valutare la candidatura di Roma per Expo 2030, sareste un pessimo spettacolo: sia chiaro, riferisco solo le parole che ho sentito al gabinetto del sindaco» (eleganti, niente da dire).

     

    (...) Spuntano Bonelli e Fratoianni (Alleanza Verdi e Sinistra). «Non spacchiamo l’opposizione: credo sia legittimo avere un’idea diversa dal Pd», dice Fratoianni. Poi chiede: «Conte non c’è?».

     

    mariachiara ricciuti giuseppe conte mariachiara ricciuti giuseppe conte

    No. Però si presenta Virginia Raggi. Che quel visionario di Casaleggio padre decise di far diventare sindaco per capriccio. «Ne prendo una a caso, e la faccio eleggere». Ci riuscì: cinque anni filati, la città infetta, cinghiali a branchi nei vicoli di Trastevere, pellicani grossi come aquile a cena sui cassonetti. Lei, stupenda faccia tosta. «La Schlein? Ci aspettavamo un cambio di passo. La strada comune con il Pd? Mi sembra impossibile». Tagliente. E non a caso: il progetto, con quell’altro fuoriclasse del Dibba (Alessandro Di Battista, ndr ), è di prendersi il movimento appena Conte perde la prima elezione. Tra l’altro: ma dov’è Conte? Forse è ancora alla Camera. Forse viene. Forse no. Quelli di Lega ambiente riavvolgono lo striscione. «Scusi, la fermata del 360?».

     

    ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

    Conte spunta, al tramonto, nella bolgia di piazza Venezia: è meno in ghingheri del solito, senza pochette e senza cravatta. Ma con la solita smorfia di velluto. Una signora di Frascati: « A bbbello , te presenti a quest’ora?». La Raggi gli va incontro sorridente (occhio, avvocato).

     

    Lui dice: «Il Pd ha tantissima stampa amica, e addolorata: però è il Pd che deve chiarire. Noi combattiamo le nostre battaglie». Nient’altro. Ma sta in mezzo, c’è il mucchio dei cameraman e dei fotografi. Un tassista s’attacca al clacson. Poi abbassa il finestrino: «A profughi!». Roma.

    virginia raggi alessandro di battista virginia raggi alessandro di battista Maria Chiara Ricciuti Maria Chiara Ricciuti giuseppe conte mariachiara ricciuti giuseppe conte mariachiara ricciuti virginia raggi alessandro di battista virginia raggi alessandro di battista VIRGINIA RAGGI GIUSEPPE CONTE VIRGINIA RAGGI GIUSEPPE CONTE

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