1.DRAGHI: «MIGRANTI, NIENTE MURI SULLE PENSIONI STOP A QUOTA 100»
Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”
draghi
A giugno aveva quasi obbligato la Commissione a riaprire il dossier migranti. Ieri si è trovato a fronteggiare uno schieramento di almeno dieci Stati che chiedono la costruzione di muri contro le migrazioni. Ma non solo, nonostante alcune spinte e richieste «abbiamo evitato anche il cambiamento delle regole di Schengen, alla fine un punto delle conclusioni è sparito, l'abbiamo spuntata». Mario Draghi racconta lo scontro di alcune ore in seno al Consiglio europeo sul tema migranti.
Migranti 6
Ha sfiorato anche l'Italia, le accuse di sempre contro il nostro sistema di controllo nazionale, ma alla fine il capo del governo è soddisfatto. Primo: «Siamo contrari ai muri, lo hanno detto la presidente della Commissione e anche altri Stati». Tradotto: con buona pace di Polonia, Ungheria, Austria, Bulgaria, Paesi baltici e altri, nessun muro verrà mai finanziato da Bruxelles. Secondo: «Alla fine si è trovato un equilibrio fra responsabilità e solidarietà, il punto chiave è che quanto più è debole la protezione delle frontiere esterne tanto più è forte la tentazione di limitare i movimenti interni».
mario draghi
Ma anche qui nessun cedimento, semmai occorrono «maggiori finanziamenti per il fronte meridionale del Mediterraneo, dopo anni di attenzione al fronte orientale». E lo dice il premier di un Paese che «per troppi anni è stato lasciato solo». Nella conferenza stampa alla fine del summit europeo Draghi parla a lungo anche di energia, della necessità di «un'autonomia strategica della Ue», della possibilità di includere anche il nucleare, come chiede Parigi, nella lista delle fonti pulite di energia (a Roma la Lega fa subito una nota di approvazione) ma fanno capolino tanti temi di politica interna.
I NUMERI DI QUOTA 100
La prima domanda è sul ritorno del sovranismo in molti Stati della Ue, incluso il nostro; il presidente del Consiglio nega che esista disagio: «Nessuno ha dei dubbi sul fatto che questo governo sia europeista. L'adesione della Lega al governo è stata decisa sulla base del mio discorso in Parlamento. Ho detto - ricorda - che chi farà parte di questo governo deve rispettare il diritto dell'Unione, deve considerare il percorso che ci ha portato all'euro un grande successo. E tutto quello che è successo dopo, con tutti i momenti di crisi e di difficoltà, anch' esso è un grande successo dell'Unione. Quello che dobbiamo fare è cercare di riparare le debolezze della costruzione, non distruggerla».
MARIO DRAGHI
In serata, fanno sapere fonti di Forza Italia, «il presidente Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio telefonico» con Draghi: al centro del confronto «i risultati del Consiglio europeo». La Lega, con le sue posizioni, ritorna anche nelle domande sul sistema pensionistico, il superamento del regime di quota 100, «oggetto di discussione della legge di bilancio, che presenteremo la settimana prossima. Io ho sempre detto che non condividevo quota 100: ha una durata triennale e non verrà rinnovata. Quello che occorre fare ora - aggiunge Draghi - è assicurare gradualità nel passaggio alla normalità. È questo l'oggetto della discussione oggi. Occorre essere graduali». Draghi non si spinge oltre, nemmeno una parola sulle ipotesi di mediazione che sono oggetto di dibattito: «I dettagli verranno resi noti nel corso della legge di bilancio».
INPS QUOTA 100
Insieme a Francia e Spagna il nostro governo spinge per un approccio sistemico, europeo, al problema dell'aumento dei prezzi, «siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche. Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell'Ue in egual misura», dice Draghi, che nega contrasti con Merkel e i Paesi del Nord. Eppure anche su questo dossier non sono stati fatti passi avanti decisivi. Il capo del governo ha insistito sulla necessità di «un'autonomia strategica dell'Unione, perché nel lungo periodo è sulle rinnovabili che bisogna puntare, anche se è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi».
matteo salvini
A cominciare dall'Italia, visto che «importiamo dall'85 al 90% del gas che consumiamo». Nel Consiglio Europeo, prosegue il premier, «si è discusso di nucleare: alcuni Stati vogliono che rientri tra le fonti di energia non inquinanti. Su questo la Commissione presenterà una proposta a dicembre. Vedremo qual è la situazione: ci sono posizioni molto divisive e diverse all'interno del Consiglio». Infine un passaggio sulla campagna di vaccinazione contro il Covid: «La terza dose» di vaccino «sarà necessaria per certe categorie specialmente e si procederà per ordine di fragilità», come i più vulnerabili e i più anziani. Resta da capire come mai anche in Italia i contagi siano in risalita, «fra pochi giorni saremo in grado di dire se è per il numero maggiore di tamponi o se è il prodotto di una diffusione».
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L'APERTURA DI SALVINI: «TROVEREMO UNA SOLUZIONE»
Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”
Dovrebbe tenersi lunedì o martedì il vertice tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e i segretari di Cgil, Cisl e Uil sulla manovra, che il governo varerà subito dopo. L'appuntamento con i sindacati appare decisivo per trovare una soluzione sul capitolo pensioni, dove la proposta avanzata dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, di passare da Quota 100 (in pensione anticipata a 62 anni e 38 di contributi) a Quota 102 (64+38) nel 2022 e a Quota 104 (66+38) nel 2023 è stata bocciata dai sindacati, pronti a scendere in piazza, ma anche dalla Lega e, in maniera più articolata, dal Pd e da Leu.
giulia bongiorno claudio durigon matteo salvini massimo caravaglia conferenza stampa quota 100
Ieri però Franco ha incassato il sostegno dello stesso Draghi sulla linea indicata, cioè il superamento di Quota 100, anche se il premier ha aggiunto che ciò deve avvenire con gradualità, confermando quindi che una via d'uscita potrebbe essere quella di spalmare su più anni l'aumento della Quota, che passerebbe anche per Quota 103. E il leader della Lega, Matteo Salvini, è apparso conciliante: «Ci sto personalmente lavorando con Draghi. Partendo dalla tutela dei lavoratori precoci e dei dipendenti delle piccole imprese, troveremo sicuramente una soluzione».
salvini draghi
Sulla stessa linea, il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, altro big della Lega, aggiunge che bisogna superare Quota 100 gradualmente e senza penalizzare chi ha cominciato a lavorare da giovane facendo attività usuranti. Ma secondo il leader della Cgil, Maurizio Landini, «è il momento di fare una riforma vera». «Dobbiamo - aggiunge il segretario della Cisl, Luigi Sbarra - dare l'opportunità di uscire a 62 anni d'età o con 41 anni di contributi». Il problema è che queste proposte sono già state bocciate dal governo perché troppo costose, mentre al massimo, si dice al Tesoro, il miliardo e mezzo stanziato sulle pensioni per i prossimi tre anni si può aumentare «di poche centinaia di milioni».
matteo salvini
Che potrebbero servire appunto a rendere più graduale l'aumento della Quota, introducendo deroghe per i lavori gravosi e forse a prorogare «opzione donna». Altre risorse, anche qui poche, secondo il Tesoro, andranno trovate per accogliere le richieste della maggioranza sui bonus edilizi. Potrebbe essere alla fine prorogato il bonus facciate mentre più difficile appare recuperare nella proroga del Superbonus del 110% al 2023 anche le villette.
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Parte delle risorse potrebbero arrivare dal Reddito di cittadinanza, sul quale il ministro del Lavoro, Andrea Orlando (Pd), chiede un «tagliando significativo». La legge di Bilancio 2022, ha confermato Franco, sarà «espansiva». Circa 23,4 miliardi serviranno quindi a spingere la crescita, puntando su investimenti e innovazione. Allo studio anche «un fondo per la ricerca tecnologica», ha annunciato il ministro al convegno dei giovani di Confindustria. La crescita, come conferma la Banca d'Italia nel Bollettino, è sostenuta, ma potrebbe andare meglio, dice Franco, se i giovani fossero più valorizzati.
MATTEO SALVINI matteo salvini conferenza stampa quota 100 MATTEO SALVINI DOPO LA SCONFITTA