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    A CHE PUNTO È IL PAPOCCHIO GIALLO-ROSSO - ANCORA INCERTA LA PRESENZA DI DI MAIO NEL GOVERNO. ANCHE PERCHÉ I PROBLEMI VERI SONO ALL’INTERNO DEI DUE PARTITI. ZINGARETTI DEVE FRONTEGGIARE I RENZIANI CHE NON VOGLIONO GENTILONI AGLI ESTERI E TRA CHI VUOLE IL RITIRO IMMEDIATO DEI DECRETI SICUREZZA. NEL M5S NON SI SONO PLACATE LE TENSIONI TRA DI MAIO, DIBBA, CASALEGGIO E FICO - L’ECONOMIA ANDRÀ A UN PD. PUNTO DELICATO SARÀ LA STESURA COMPLESSIVA DELLA BOZZA DI PROGRAMMA. CRUCIALE SARÀ LA RIFORMA ELETTORALE


     
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    Zingaretti e Gentiloni Zingaretti e Gentiloni

    Zingaretti si è sincerato che il summit del M5S avesse dato via libera a un accordo con il PD. Sulla permanenza di Conte a Palazzo Chigi Zingaretti ha voluto tempo. Poi ha detto che così come lui pensa che il capo di un partito non deve entrare nel governo, spererebbe che Di Maio stesso non ne facesse parte, potendo così dare semaforo verde a Conte. Su questo punto comunque atteggiamento ancora interlocutorio. Anche perché i problemi veri sono all’interno dei due partiti.

     

    GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

    Se da una parte Zingaretti deve fronteggiare i renziani che non vogliono Gentiloni agli Esteri e tra chi vuole il ritiro immediato dei decreti sicurezza. Dall’altra parte è ovvio che ha prevalso la linea autorevole di Grillo all’interno del Movimento senza tuttavia che si siano placate le tensioni tra i quattro Di Maio, Dibba, Casaleggio e Fico. L’economia andrà a un PD. Punto delicato sarà la stesura complessiva della bozza di programma prima dell’incarico. Cruciale sarà la riforma elettorale.

    GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA

     

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