(OMNIROMA)

luigi abete diego della valle alessandro profumo

«A Cinecittà va in scena il film dell'assurdo che vede come registi Luigi Abete e Diego Della Valle. Nel 2012 le lavoratrici e i lavoratori di Cinecittà hanno scioperato e occupato per tre mesi per evitare la dismissione di tutte le attività e la cementificazione del sito, raggiungendo un accordo a dicembre che poneva le basi per il progetto di rilancio di Cinecittà.

Successivamente il Ministero ha concesso ad Abete e Soci: 1) la rateizzazione in otto anni del debito di 5 milioni di euro dovuto al mancato pagamento del canone di locazione 2) Riduzione del canone di affitto per centinaia di migliaia di euro 3) Che gli investimenti per la ristrutturazione del sito produttivo per 7 milioni di euro fossero totalmente a carico del ministero».

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È quanto si legge in una nota dei lavoratori di Cinecittà. «Inoltre - prosegue la nota - sopratutto grazie al tax credit le grandi produzioni (Benhur, Diabolik, Christ the Lord, Zulander) sono tornate a scegliere Cinecittà.

In questo scenario di forte rilancio la politica di Abete e Della Valle continua ad essere: 1) 39 in cassa integrazione. (sviluppo e stampa ) 2) 6 ceduti (mezzi tecnici ) 3) 42 esuberi tra i 90 in solidarietà 4) 60 lavoratori messi in liquidazione (audio e digital ) 5) 3 licenziati (audio e digital)

cinecitta world di notte

Questa situazione è inaccettabile è chiaro che Cinecittà non può essere affidata a questi »imprenditori«. Vanno trovati nuovi soggetti capaci di portare avanti il rilancio di Cinecittà. Abete e Della Valle devono andare via!»