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    GIRA E RIGIRA, SI CERCA SEMPRE UN MODO PER SCOPARE – A COMACCHIO I CARABINIERI CHIUDONO UN “CIRCOLO CULTURALE” (DI QUELLI RISERVATI AI SOCI) NEL QUALE SI NASCONDEVA UN GIRO DI PROSTITUZIONE – NEL LOCALE C’ERANO CINQUE RAGAZZE CHE SI OFFRIVANO PER DENARO – IDENTIFICATI DIECI “UTILIZZATORI FINALI” CHE ANDAVANO AL CIRCOLO A SOLLAZZARSI…


     
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    (ANSA) - BOLOGNA, 16 AGO - All'interno di quel locale - formalmente un circolo con finalità culturali riservato ai soci dell'associazione - aperto a Comacchio, nel Ferrarese, sarebbero state offerte prestazioni sessuali a pagamento da parte delle lavoranti, d'accordo con i titolari dell'attività, individuati nei soci fondatori e gestori, attualmente indagati. Per questo, nei giorni scorsi i Carabinieri hanno messo i sigilli alla struttura sulla scorta di un provvedimento di sequestro preventivo emesso il 10 agosto scorso dal Gip del Tribunale di Ferrara.

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    Il provvedimento è legato alle risultanze di una attività investigativa avviata dai Carabinieri di Comacchio nell'autunno del 2021 a seguito della segnalazione di una ex dipendente del circolo culturale e coordinata dalla Procura della Repubblica di Ferrara che ha consentito, anche attraverso intercettazioni video ambientali, di accertare quello che accadeva all'interno del locale.

     

    A giudizio del Gip estense - alla luce dell'indagine condotta da Procura e Carabinieri, "il compendio probatorio supporta e legittima la conclusione di trovarsi di fronte ad una attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione altrui". Da ciò il provvedimento cautelare del Tribunale finalizzato a prevenire la reiterazione dei reati.

     

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    Alla fine di aprile la struttura è stata oggetto di controllo da parte dei Carabinieri di Comacchio e del Nucleo ispettorato del lavoro di Ferrara durante il quale erano state identificate cinque lavoratrici e dieci avventori ed accertate violazioni al testo unico sulla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro. Inoltre erano state somministrate bevande alcoliche ad avventori che non risultavano soci del circolo avente forma giuridica di 'associazione di promozione sociale'. Pertanto era stata sospesa l'attività ed erano state elevate sanzioni amministrative per oltre diecimila euro al presidente della stessa associazione.

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