Lorenzo Padovan per la Stampa
CORTINA
Fine di un mito: anche l' esclusiva Cortina si piega allo strapotere di Airbnb e cede i suoi "4 stelle" a 39 euro a notte a persona. Come una qualunque camera spartana di qualsivoglia anonima località dell' estrema periferia italiana. Tutta colpa del colosso del web, nato nell' agosto di nove anni fa a San Francisco, che sta facendo barcollare la ricettività tradizionale in tutto il mondo.
Per questo motivo, Roberto Cardazzi, storico titolare del centralissimo Europa Hotel e vice presidente dell' Associazione Albergatori, ha deciso di rompere gli indugi e di affidarsi ad una nuova politica dei ricavi abbassando drasticamente le tariffe per aumentare le occupazioni e massimizzare il volume d' affari. «Mi hanno messo in croce per quella camera da mille euro proposta a 34 a persona - ha commentato -, ma si trattava di un' operazione straordinaria acchiappa-click, di marketing, solo per quella giornata.
neve a cortina
In realtà, per i mesi di giugno e luglio cediamo alloggi che in agosto offriamo a 289 euro per soli 79: cioè 39 a persona nella doppia. Airbnb ci fa una concorrenza sleale e senza controlli e noi dobbiamo difenderci - è il suo pensiero -: negli ultimi anni per il fiorire di questi appartamenti abbiamo perso il 30% dei clienti e del fatturato. Adesso andiamo al contrattacco: aggrediamo il prezzo perché avere un albergo vuoto, seppur in bassa stagione, non fa piacere a nessuno, mentre con questa operazione abbiamo un elevatissimo tasso di occupazione».
CORTINA
Le 264 strutture di Airbnb - erano 19 quattro anni fa - hanno però contribuito ad accrescere il numero delle presenze: lo scorso anno sono state 1.130.121, con un aumento totale del 5,4% e di soli stranieri del 12,4% (363.985). A livello nazionale, gli amanti della "Perla delle Dolomiti" provengono dal Lazio (150.984), seguiti da veneti (147.604) e lombardi (93.104). Me tà di questi pernottamenti sono stati fatti al di fuori della ricettività tradizionale che conta su 57 alberghi e 4.377 posti letto: oltre agli appartamenti privati finiti nell' occhio del ciclone, si tratta di campeggi e rifugi di montagna.
airbnb
L' attuale svendita delle camere negli alberghi di lusso - possibile grazie alla deregulation che ha eliminato le tariffe minime imposte un tempo alla categoria - non sembra la soluzione giusta per Roberta Alverà, neo presidente degli albergatori ampezzani: «Una politica che non produce redditività e svaluta il prestigio del brand Cortina e dei suoi operatori. La vera rivoluzione si fa elevando la qualità del servizio». Alverà concorda comunque sulla necessità di rivedere le norme sugli affittacamere: «Non garantiscono nemmeno la sicurezza, in quanto l' obbligo di trasmettere le identità all' autorità nazionale entro 24 ore dall' arrivo resta solo sulla carta: le istituzioni sanno chi prenota la stanza, ma quasi sempre la chiave viene consegnata da terzi e senza la necessità di esibire documenti. Dentro può esserci chiunque».
CORTINA HOTEL EUROPA
Guerra ad Airbnb che il presidente di Federalberghi di Belluno, Walter De Cassan, intende combattere senza esclusione di colpi: «La cedolare secca è solo un primo passo: la soluzione vera passa per il registro unico delle affittanze turistiche, come a Barcellona. Interlocutori certi e professionalità garantita: diversamente, quel terzo di visitatori totali che già hanno lasciato gli alberghi in favore degli appartamenti continuerà ad aumentare, ma anche il livello dell' offerta sarà sempre più scadente».