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    LA PERLA DELLE DOLOMITI, IL PIRLA DI LA SPEZIA - “MA QUALE RAZZISMO. VADO NEL RISTORANTE DI UN AMICO MAROCCHINO”: PARLA FABIO CENERINI DOPO LA RECENSIONE SU TRIPADVISOR IN CUI CRITICAVA LA CAMERIERA DI COLORE IN ABITI AMPEZZANI - LA PIATTAFORMA PRIMA PUBBLICA IL COMMENTO, “RISPETTA LE NOSTRE NORME”, POI LO CANCELLA - VIDEO


     
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    1 - "IO, CAMERIERA NERA CON ABITO AMPEZZANO INSULTATA DAL CLIENTE"

    Enrico Ferro per la Repubblica

     

    CORTINA CORTINA

    «Bisogna proprio vivere in un mondo piccolo per non vedere oltre il colore della mia pelle. Questa persona dovrà fare i conti con la coscienza». Estate 2017, quella del ragazzo che non viene assunto in un albergo a Cervia per le sue origini africane, quella della quindicenne scartata dal concorso canoro a Verona perché "non italiana vera". In questa folle roulette russa stavolta la discriminazione fa tappa a Cortina, sulle Dolomiti. L' elemento che stona, per il cliente di un ristorante, è Suaila Sa. Una ragazza di 21 anni originaria della Guinea Bissau, che vive a Verona ormai da più di 15 anni e da due e mezzo lavora nel locale El Brite de Larieto, caratteristica malga alle pendici del passo Tre Croci.

     

    SUAILA SA SUAILA SA

    "Sinceramente non ho apprezzato una persona di colore a servire con costume parzialmente ampezzano". La cameriera con la pelle nera e il costume ampezzano non gli è proprio andata giù. È diventata anzi il punto focale di una stroncatura netta su TripAdvisor. «È come andare in Marocco e trovare un tedesco biondo vestito da marocchino. Assurdo!», aggiunge sempre lui, Fabio C. di La Spezia. Si scoprirà poi che "Fabio C." è Fabio Cenerini, capogruppo della Lista Toti in consiglio comunale a La Spezia. «La libertà di pensiero va difesa sempre ma come si può dire una cosa simile?», commenta delusa la ragazza bersaglio della critica.

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    Con le recensioni funziona così:uno va al ristorante e poi dal divano di casa colpisce duro. A volte senza pietà. Come in questo caso.. Con i pregiudizi che passano sopra la vita e i sogni di una ragazza di 21 anni. Una cittadina italiana. «Quando ho letto quel commento su TripAdvisor non ci volevo credere. Siamo ancora qui a giudicare le persone per il colore della pelle» dice nei pochi minuti di pausa tra una portata e l' altra. C' è anche una storia nella storia. È la risposta che il portale ha dato all' inizio ai gestori del locale che chiedevano la rimozione del post. "La recensione rispetta le linee guida". Sembrava che quelle parole feroci fossero destinate a rimanere lì, tra un giudizio sui canederli, la critica al listino dei prezzi e gli apprezzamenti per il panorama mozzafiato.

     

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    Ma dopo 24 ore di dibattito acceso sui social, TripAdvisor ha fatto retromarcia con una nota ufficiale: «Abbiamo rivisto la nostra decisione iniziale». Gli stessi gestori del ristorante erano pronti a combattere una battaglia nel nome dell' integrazione. «Tutto il personale veste un costume ampezzano e non abbiamo intenzione di farlo cambiare a una cameriera solo perché è nera» spiega Giuliana Gaspari. titolare del ristorante, nel nome dell' integrazione. E non poteva essere altrimenti, visto che da tempo ormai tra i suoi collaboratori figurano un cingalese, un tunisino, due ucraini e una moldava. Tutti insieme, tutti affiatati. Accanto a lei c' è Suaila che non vuole smettere di sentirsi a casa. «I miei genitori sono venuti in Italia 35 anni fa. Mio padre lavora come meccanico, mia madre fa assistenza ai disabili.

    BRITE DE LARIETO BRITE DE LARIETO

     

    Entrambi pagano le tasse, esattamente come me. A differenza di tanti che frequentano Cortina». Suaila è anche una mezzofondista in forza alla Fondazione Bentegodi di Verona. «Mamma e papà mi hanno portato con loro quando ero bambina e subito ho iniziato con l' atletica. Lo sport mi ha aiutato a stringere amicizie e a diventare una cittadina di Verona. Una cittadina italiana».

     

     

    2 - "IL RAZZISMO NON C' ENTRA UN LOCALE DEV' ESSERE TIPICO"

    Michela Bompani per la Repubblica

     

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    «È come andare in Marocco e vedersi servito il couscous da un tedesco biondo: assurdo. A La Spezia, ha aperto da qualche tempo un ristorante brasiliano. Non ci ho mai messo piede. Sa perché? Perché sono tutti italiani. Un ristorante tipico, deve essere tipico», Fabio Cenerini è capogruppo di Forza Italia-Lista Toti in Comune a La Spezia. Su TripAdvisor ha recensito un ristorante a Cortina, criticandolo perché una cameriera, nera, indossava il costume tipico, suscitando polemiche a pioggia.

     

    Cenerini, perché ha scritto quella recensione? Pare razzista.

    «Avevo due ore libere e, alla fine di una vacanza, mi piace recensire. Ma quale razzismo: vado a cena una volta al mese nel ristorante di un un mio amico marocchino».

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    Anche quando è andato in vacanza a Bayreuth, patria di Wagner, ha scritto su Facebook "niente lavavetri, accattoni, immigrati".

    «Sono andato ad assistere a "L' oro del Reno" di Wagner. In Germania mi ha colpito vedere ragazzi immigrati integrati: quelli neri sembravano quasi tedeschi».

     

    Riscriverebbe quella recensione?

    «Certo. Alla fine, al ristorante ho fatto solo pubblicità».

    FABIO CENERINI FABIO CENERINI

     

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