Estratto da https://www.corriereromagna.it/
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Un disegno e una lettera recapitati a casa della ex che lo aveva denunciato e dalla quale si sarebbe dovuto tenere alla larga. Il destinatario della missiva, tuttavia, era il figlio; che aprendo la busta ha trovato il soggetto raffigurato dal padre: un essere verde, una specie di Hulk intento a smembrare un corpo.
Ecco che l’immagine, finita inevitabilmente sotto gli occhi della madre, ha riportato alla mente della donna alcune delle minacce a suo tempo subite e riferite alle forze dell’ordine: frasi tipo “ti stacco la testa, ti spezzo le gambe”.
L’episodio è costato a un 55enne originario di Lecce l’accusa di minacce, che associata alla violazione del divieto di comunicare con qualsiasi modo e mezzo con la parte offesa, lo ha portato a processo […] concluso […] con una sentenza di non luogo a procedere perché “il fatto non sussiste”.
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I fatti risalgono al dicembre del 2020, a Faenza. Stando a quanto si apprende, c’erano validi motivi per tenere a distanza il 55enne […]: oltre ai numerosi precedenti per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, era destinatario dell’avviso orale. Il fermo per maltrattamenti era giunto nel 2019. Alla fine nei confronti dell’uomo era stato emesso il divieto di dimora […] e di comunicare con la ex.
Ecco allora che quel disegno indirizzato al figlio è stato colto come un messaggio inquietante diretto […] alla madre. Non per il legale dell’imputato, […] secondo il quale il fatto che la lettera fosse indirizzata al figlio non ha comportato alcuna violazione, […]. Quanto alla minaccia, sarebbe stata solo una percezione della donna […].
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