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    SALVINI, UNO E TRINO - C’È UNA LEGA MODERATA (GIORGETTI E ZAIA). C’È UNA LEGA ULTRÀ (BORGHI, BAGNAI, PILLON). AL CENTRO C’È IL TRUCE CHE HA DECISO NON SOLO DI ABBRACCIARE L’EUROPA MA DI ENTRARE NEL PPE. A FINE SETTEMBRE, PRESO UN NOTAIO, LA LEGA FIRMERÀ UN ACCORDO PER LA FEDERAZIONE CON FORZA ITALIA CHE PREVEDE BERLUSCONI PRESIDENTE E SALVINI SEGRETARIO - E I FRATELLI D’ITALIA, ANCHE LORO SEMPRE PIÙ EUROPEISTI? IL CAVALIERE E IL CAPITANO SAREBBERO BEN FELICI CHE LA MELONI NON NE FACESSE PARTE E RIMANESSE A PRESIEDERE LA DESTRA - APPUNTAMENTO A DOPO IL 3 OTTOBRE, QUANDO LE PRINCIPALI CITTÀ ANDRANNO AL VOTO E SI POTRÀ FARE UN’ANALISI VERA DELLA SITUAZIONE POLITICA ANZICHÉ GINGILLARSI CON I SONDAGGI


     
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    MATTEO SALVINI E GIANCARLO GIORGETTI ALL HOTEL MIAMI DI MILANO MARITTIMA MATTEO SALVINI E GIANCARLO GIORGETTI ALL HOTEL MIAMI DI MILANO MARITTIMA

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    Salvini, uno e trino. C’è una Lega moderata capitanata da Giorgetti e dai governatori Zaia, Fedriga e Fontana. C’è una Lega ultrà e novax guidata dagli economisti Borghi e Bagnai. Al centro c’è il Truce che ha deciso non solo di abbracciare l’Unione Europea ma di entrare nel Partito Popolare Europeo. A fine settembre, preso un notaio, la Lega firmerà un accordo per la Federazione con Forza Italia che prevede Berlusconi presidente e Salvini segretario.

     

    FEDRIGA TOTI FONTANA ZAIA FEDRIGA TOTI FONTANA ZAIA

    E i fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, anche loro sempre più distanti dal sovranismo di Marine Le Pen e sempre più europeisti? Non è un mistero che il Cavaliere e il Capitano sarebbero ben felici che la Meloni non ne facesse parte e rimanesse a presiedere la destra. E se il partito di “Io sono Giorgia” ha sorpassato la Lega, Salvini si potrà consolare con l’arrivo nella futura Federazione dell’8% di forzaitalioti.

     

    SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

    Appuntamento a dopo il 3 ottobre, quando le principali città andranno al voto e si potrà fare un’analisi vera della situazione politica anziché gingillarsi con i sondaggi.

     

    «IL VACCINO LIBERA SCELTA». QUEI LEGHISTI CHE MARCIANO COI NO VAX

    Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

     

    silvio berlusconi con matteo salvini silvio berlusconi con matteo salvini

    No vax, liberasceltisti, «non contrari ai vaccini ma». In Lega la questione sta montando, con il gruppo dei variamente ostili all'obbligo vaccinale e al Green Pass che sta cominciando a mettere in difficoltà Matteo Salvini oltre che l'area più istituzionale del partito. A partire dai governatori che l'epidemia sono stati costretti a contrastarla giorno per giorno.

     

    Il caso più clamoroso è probabilmente quello dell'economista Claudio Borghi. Dopo essere stato con Armando Siri uno dei più attivi promotori delle manifestazioni anti Green Pass dello scorso 28 luglio, l'altra sera è entrato in rotta di collisione con lo stesso Salvini.

     

    borghi salvini bagnai borghi salvini bagnai

    Il segretario leghista ha infatti visto il bicchiere mezzo pieno riguardo alle misure approvate dal Consiglio dei ministri di giovedì. Non così Borghi, che ha accolto il decreto come «un'oscenità». Prima di ammettere: «Ho fatto il possibile ma ho perso. Mi scuso con tutti voi». Poco più tardi, un post scriptum: «Ah scusate, a scanso di equivoci, la norma che dovrebbe esentare dal green pass i ristoranti degli alberghi nel decreto non c'è».

     

    Spettacolare l'ironia del ministro al Turismo leghista, Massimo Garavaglia: «Perché tutti sanno che non è norma ma una FAQ». Dunque non inclusa nel decreto. Il problema, benissimo presente a Salvini e ai meno barricaderi, è che le sortite social di esponenti noti o meno noti della Lega suscitano un engagement tutt' altro che positivo per il partito.

     

    Salvini Pillon Salvini Pillon

    Fuoco amico che colpisce la stessa pagina del segretario leghista con commenti pieni di tuoni, fulmini e grida al tradimento. La tensione è alta in Veneto, dove il deputato Alex Bazzaro se ne è uscito dicendo di non essere vaccinato «per scelta». Suscitando le ire e la richiesta di provvedimenti del capogruppo della lista Zaia, Alberto Villanova.

     

    Mentre in Lombardia, l'assessore Guido Guidesi scrive su Facebook: «Mi sono vaccinato per scelta, non per obbligo, l'ho fatto per tutelare me stesso ma anche gli altri, con responsabilità». In Veneto, assai attivo per la manifestazione anti Green pass anche Dimitri Coin.

     

    NIGEL FARAGE FILMATO DA ANTONIO MARIA RINALDI FESTEGGIA LA BREXIT ALL'EUROPARLAMENTO NIGEL FARAGE FILMATO DA ANTONIO MARIA RINALDI FESTEGGIA LA BREXIT ALL'EUROPARLAMENTO

    Tra i deputati sostenitori anche il coordinatore della Lega in Sardegna Guido De Martini, l'economista Alberto Bagnai, l'ultra cattolico Simone Pillon, il siciliano Alessandro Pagano, il bresciano Matteo Micheli. E poi le senatrici piemontesi Marzia Casolati e Roberta Ferrero.

     

    Dall'europarlamento hanno aderito il capodelegazione Marco Zanni, l'economista Antonio Maria Rinaldi e Francesca Donato. Non molti, forse, su 196 parlamentari. Bazzaro a parte, nessuno di loro si dice no vax, tutti per la libertà di scelta. Ma è una posizione che nella Lega di governo comincia a urticare.

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