Marco Gemelli per "il Giornale"
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Ha pestato a sangue una donna di 65 anni senza alcuna ragione, mentre la donna stava andando a lavorare, facendole saltare tre denti. É accaduto domenica mattina a Firenze. Ma il particolare più singolare è che l'aggressore - un 30enne originario del Gambia, irregolare, senza fissa dimora e con precedenti specifici - era stato denunciato appena pochi giorni prima per un episodio analogo, e nel 2017 era persino stato arrestato per tentato omicidio, per aver preso a sprangate in testa un uomo al quale aveva chiesto una sigaretta.
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Nonostante nel 2018 sia stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione, l'uomo era stato scarcerato lo scorso aprile. Adesso per l'extracomunitario si sono riaperte le porte del carcere, dopo l'ultima violenta rapina ai danni di una 65enne di Sesto Fiorentino. L'ultimo episodio che ha visto protagonista l'immigrato è avvenuto in viale Fratelli Rosselli alle prime ore di domenica, intorno alle 6,30: la vittima era appena scesa dall'auto dopo aver parcheggiato e si stava recando al lavoro, quando è stata avvicinata dal 30enne.
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Senza rivolgerle nemmeno una parola l'uomo ha iniziato a colpirla: l'ha presa a pugni sul volto, più volte, fino a farla cadere a terra. Solo a quel punto l'aggressore ha intimato alla vittima di consegnargli la borsa, ma quando la donna ha cercato di resistere è stata picchiata nuovamente. In quel momento, nessuno. Per rapinarla il gambiano le ha spaccato naso e denti. Era pluridenunciato ha potuto intervenire: è stato un passante a prestare i primi soccorsi alla donna, e dopo aver notato una pattuglia dei carabinieri all'angolo tra via Alamanni e viale Fratelli Rosselli ha richiamato l'attenzione dei militari spiegando di aver bisogno di aiuto.
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Gli uomini dell'Arma hanno trovato la donna sotto shock e sanguinante, ma sono riusciti a farsi raccontare cosa era appena successo, prima che la 65enne venisse soccorsa e portata all'ospedale di Santa Maria Nuova. Qui i sanitari le hanno diagnosticato un trauma cranio-facciale, una frattura scomposta delle ossa nasali, una ferita al labbro inferiore e al mento, oltre alla perdita di tre denti.
In quanto all'aggressore, invece, subito è stata diramata la nota di ricerca e un altro equipaggio del Radiomobile ha individuato il sospetto in via degli Orti Oricellari, poco distante dal luogo dell'aggressione: il gambiano aveva ancora il giubbotto sporco di sangue.
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L'uomo aveva con sé alcuni effetti personali della vittima: è stato arrestato per rapina e lesioni personali aggravati, quindi portato in carcere a Sollicciano. Qui la scoperta della lunga sfilza di precedenti, sempre legati ad atti di violenza immotivata nei confronti di passanti: ma libero di aggredire passanti.
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