Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI
Aiutarsi e salvarsi vicendevolmente. Uscire insieme da un potenziale e pericoloso tunnel. Ecco il “Patto della reciproca convenienza” tra Marina Berlusconi e Giorgia Meloni. […] che punta a mantenere lo status quo. In politica e nelle aziende.
In una sorta di contrappasso dantesco la terna partito-coalizione-impresa dominata fino ad ora da figure maschili e segnata anche da un certo maschilismo, ora è guidata ed egemonizzata da due donne. Alle quali se ne accompagna una terza: Marta Fascina. […]
[…] un concordato di mutuo interesse: lasciare com’è l’attuale sistema di potere. Il primo passo l’ha compiuto alcuni giorni fa proprio la presidente del Consiglio. Ha ricevuto, attraverso i consueti canali della diplomazia di Palazzo Chigi, la richiesta di un incontro. Da parte di Vincent Bollorè, il capo del colosso francese Vivendi. Richiesta fino ad ora non accolta.
IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI
Non a caso. Le mire del magnate francese su Mediaset sono note da tempo. Già cinque anni fa il tentativo di scalata venne bloccato dall’Agcom. In realtà nessuno ha capito quale potesse essere l’oggetto concreto del suo invito. Ma Meloni ha comunque voluto evitare un “faccia a faccia”.
Un modo per far capire che il governo non intende prestarsi a giochi che compromettano la continuità proprietaria del Biscione. Del resto, acquisire società il cui business si basa sulle concessioni pubbliche senza il via libera dell’esecutivo è piuttosto complicato. Ancora più difficile in questo periodo nel quale il raggio d’azione della cosiddetta “Golden Power” è stato esteso. E rende possibile bloccare Opa ostili da parte di soggetti stranieri, anche europei.
MARINA BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MARTA FASCINA
Ma, appunto, si trattava di un segnale. Da trasmettere alla famiglia Berlusconi, in particolare in questo periodo. In effetti gli eredi del Cavaliere sanno che, con la morte del padre, il loro “impero” è più debole. Esposto allo shopping, interno ed esterno. Un patto di ferro con il governo diventa dunque indispensabile. Anche nel caso in cui i cinque figli, dopo l’apertura del testamento e la distribuzione delle quote, si orientassero a cedere il controllo. Vendere con l’acqua alla gola è un conto, farlo senza costrizioni è un altro.
VINCENT BOLLORE
Cosa può ricevere in cambio Meloni? Cosa può offrire Marina? La stabilità del centrodestra. Ossia la sopravvivenza di Forza Italia. La leader di Fratelli d’Italia è consapevole che il partito berlusconiano è sull’orlo del precipizio. […] Una prospettiva che metterebbe in pericolo la vita dell’esecutivo. […] Perdere, ad esempio, una pattuglia di 7-8 senatori significa neutralizzare la maggioranza.
Non farla cadere ma azzerarne l’agibilità parlamentare. […] Marina […] nel “patto” con Meloni deve diventare la “garante” di Forza Italia. […] una sorta di”polizza”. Far sapere che dietro Forza Italia c’è ancora la famiglia Berlusconi. In grado di muovere i fili del gruppo dirigente, ripianare i debiti del partito e magari finanziare la campagna elettorale almeno delle prossime elezioni europee. […] La terza “zarina” è quindi Marta Fascina che sta assumendo il ruolo di “ambasciatrice” della famiglia. O meglio, di Marina. […] c’è un altro soggetto che ha recuperato la sua storica funzione: Gianni Letta. […] tornato al suo compito tradizionale di mediatore. […]
IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA