Estratto da firenze.repubblica.it
PIANTEDOSI E PAOLA BERARDINO
Via della Pacificazione Nazionale da cui si biforcano via Almirante e via Berlinguer. Un progetto quello di Grosseto che aveva creato molte polemiche e che adesso, dopo il nullaosta della prefettura, guidata dalla prefetta Paola Berardino, moglie del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, è diventato realtà.
Poteva essere proprio la prefetta di Grosseto a bloccare l’iter che ha portato all’approvazione, nella giornata di ieri, della nuova denominazione delle tre vie. Infatti, dopo che ai primi di agosto la giunta comunale di centrodestra aveva respinto l’ultimo assalto dell’opposizione per bloccare il progetto, era Berardino a dover dire l’ultima parola sull’intitolazione.
paola berardino
Sull’intitolazione si era espresso negativamente anche l’Istituto di Storia Patria per la Toscana, ma questo non ha fermato la prefetta. Per il Pd toscano Emiliano Fossi e Marco Simiani accusano la prefetta “di non avere sensibilità. La Pacificazione non si impone con la toponomastica ma con il rispetto di tutte le posizioni politiche e non dimenticando fatti tragici causati dalla violenza nazista e fascista”.
Un coro a cui si aggiunge anche l’assessora regionale per il lavoro e, in particolare, per la cultura della memoria, Alessandra Nardini: “Con il nulla osta della Prefettua arriva a compimento il piano oltraggioso della maggioranza dell'Amministrazione grossetana, la cancellazione delle responsabilità storiche spacciata come pacificazione nazionale. È una scelta pericolosa, che manda un messaggio inaccettabile – spiega Nardini – ossia che furono tutti uguali, chi si oppose al nazifascismo e chi, invece, lo sostenne e fece parte di quel regime di oppressione e morte. Non è pacificazione, è parificazione”.
giorgio almirante
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