Claudio Del Frate per www.corriere.it
La pubblicità è l’anima del commercio ma forse non è il caso di esagerare. Vedi il caso dell’autobus che trasporta gli studenti dell’isola di Ischia e che è stato completamente tappezzato con l’immagine di un negozio che vende prodotti a base di cannabis.
ISCHIA - SCUOLABUS CON LA PUBBLICITA DELLA CANNABIS LEGALE
Nulla di illegale ma vista l’età dei passeggeri c’è il rischio di veicolare un messaggio pericoloso. È di questo avviso Nunzia Piro, consigliera comunale delegata alla pubblica istruzione di Casamicciola (uno dei comuni dell’isola napoletana) la quale ha scritto alla società che gestisce il trasporto perché rimuova quella imbarazzante pubblicità.
DOPO IL TERREMOTO DEL 2017
Dall’inizio dell’ultimo anno scolastico alcune scuole di Ischia sono state chiuse temporaneamente in seguito al terremoto dell’agosto 2017. È il caso dell’istituto superiore Ibsen, i cui studenti sono costretti ad andare e venire tra Casamicciola e Ischia in quanto ospitati dalla scuola Scotti, altro istituto dell’isola. Il servizio di trasporto viene gestito dalla Eav bus.
pupo iena in california alle prese con la marijuana legale.
Il cui mezzo impiegato lungo la linea usata dagli studenti sfoggia una livrea neroverde che non passa inosservata: Le fiancate del mezzo sono decorate con la sagoma di foglie di marijuana e la pubblicità dio una catena di negozi («Store Amsterdam») che vendono prodotti a base di canapa indiana con un tasso di principio attivo consentito dalla legge e comunque tale da non indurre effeti stupefacenti. «100% legale» specifica una scritta sulla fiancata del bus.
«FAVORISCE DISTURBI PSICHICI»
Ma il confine tra il consumo legale di cannabis e quello illegale è stato ritenuto troppo labile e lo spot troppo allusivo da parte di Nunzia Piro che così si è rivolta ai dirigenti dell’Eav bus con una lettera: «Ho urgenza e premura di comunicarvi che ritengo altamente disdicevole e diseducativo mandare un bus a prendere i ragazzi della scuola media tutto chiuso con la pubblicità dello store Cannabis.
torta marijuana
Anche voi dell’azienda siete genitori e quindi educatori e non vi potete permettere di pubblicizzare prodotti che impoveriscono le capacità intellettuali, favoriscono i disturbi psichici, causano dipendenza». La lettera si chiude con la richiesta di rimuovere subito la pubblicità e non utilizzarla mai più.
IL LIMITE: LA LEGGE DEL 2016
In Italia la legge ammette il consumo e le vendita di prodotti a base di cannabis purché abbiano un contenuto di Thc (il principio attivo) inferiore allo 0,6% . Alcune catene di «smartshop» hanno aperto i battenti in tutta Italia ma alcuni di questi prodotti cominciano a essere venduti anche nelle tabaccherie. In Italia una legge del 2016 ha reso nuovamente legale la coltivazione di questa pianta, messa fuorilegge nel 1975. La nuova norma consente la vendita di prodotti a base di canapa come deodoranti per ambienti, oggetti da regalo, elementi di bioedilizia ma non per il cosiddetto «consumo ricreativo». Le confezioni riportano chiaramente la dicitura «non è un prodotto da fumo» ma in molti casi il prodotto viene consumato mescolato al tabacco.