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    VOLARE, OH NO! – A LECCO UN 62ENNE SI È SCHIANTATO ED È MORTO DURANTE IL LANCIO CON LA TUTA ALARE - ALESSANDRO FIORITO, 62 ANNI, ERA UN PARACADUTISTA ESPERTO MA, QUANDO SI È TUFFATO DA UNO STRAPIOMBO DI 400 METRI A LECCO, LA TUTA NON SI È GONFIATA E IL PARACADUTE D'EMERGENZA NON SI È APERTO IN TEMPO - IL "BASE JUMPING" È LO SPORT PIU' PERICOLOSO AL MONDO: A FRONTE DI TREMILA PERSONE CHE PRATICANO QUESTA ATTIVITA' NE SONO MORTE 473 - VIDEO


     
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    Estratto dell’articolo di Stefano Mancini per “La Stampa”

     

    ALESSANDRO FIORITO ALESSANDRO FIORITO

    C'è chi non salirebbe su un aereo nemmeno sotto tortura e chi per provare l'ebbrezza del volo è pronto a trasformarsi in un mammifero volante, a rischio della vita. Come è successo ad Alessandro Fiorito, pilota di aerei commerciali e paracadutista esperto, 62 anni, di Gallarate, un'esistenza tra cielo e terra. Ieri si è lanciato con la tuta alare dalla parete del Forcellino, circa 400 metri di dislivello nel territorio di Abbadia Lariana, comune della provincia di Lecco.

     

    Mattinata in apparenza perfetta: cielo azzurro, lontano dall'inquinamento che avvolge da giorni la Pianura Padana. Fiorito era un base jumper, la disciplina più estrema, rischiosa e spettacolare del paracadutismo. Ha indossato la tuta alare e si è lanciato nel vuoto, come già aveva fatto molte volte, ma qualcosa non ha funzionato. Un testimone ha assistito all'incidente: ha visto il lancio fuori controllo di Fiorito e ha subito chiamato i soccorsi.

     

    MORTI BASE JUMPING MORTI BASE JUMPING

    Errore umano o problema con i materiali: la tuta non si è gonfiata e il paracadute di emergenza non si è aperto in tempo, questo risulta da una prima ricostruzione. Sarà un'inchiesta a ripercorrere gli ultimi momenti della vittima, mentre cadeva in avvitamento e si andava a schiantare una manciata di secondi dopo. [...]

     

    Secondo le statistiche, il base jumping ha il primato mondiale delle vittime, 473 da quando esiste una contabilità, rispetto ai praticanti, tremila in tutto il mondo e in forte crescita. L'US National Centre for Health ha stimato il rischio in una vittima ogni 60 praticanti. Il sito basejumper.it fa di più: pubblica l'elenco dei caduti dal 1981 a oggi. Il maggior numero di incidenti fatali è in Svizzera (118), seguito da America (82) e Francia (65).

     

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    L'Italia è quarta con 55. I dati a volte non sono omogenei perché includono i base jumper che usano il paracadute tradizionale La voglia di volare affonda le radici nell'antichità, fino al mito di Icaro e al suo folle volo verso il sole. [...]

     

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    Le immagini regalano scariche di adrenalina. Il paracadutismo tradizionale, il deltaplano e il parapendio sono nulla al confronto. Ma il prezzo in vite umane? «È lo sport più figo del momento per quella fascia demografica composta da maschi, altamente impressionabili, tra i 18 e i 35 anni», spiega Richard Webb, ex pilota della Marina, in un articolo uscito sul National Geographic. Uno sport, come scrive l'autore dell'articolo Andrew Bisharat, «bello, primordiale e capace di creare dipendenza». Altro che Icaro.

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