Cristina Marron per “www.corriere.it”
Perché si russa
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Il russamento è una difficoltà nel passaggio dell’aria in fase di inspirazione ed è legata al restringimento parziale delle prime vie aeree. Quando il restringimento è completo si ha l’apnea.
Spesso il russamento è il preludio dell’apnea. Il motivo principale per cui si russa è causato da un problema alle vie aeree (che si trovano dietro la gola, nel tratto oro-faringeo): restringendosi provocano questo fastidioso disturbo. In sostanza accade che l’aria non riesce a defluire liberamente, facendo vibrare i tessuti.
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La pazienza delle donne
«Nella nostra esperienza clinica vediamo circa 2000 persone all’anno alle prese con il russamento — spiega Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro Medicina per il sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano — e notiamo che le donne sopportano di più l’uomo che russa, mentre non è vero il contrario.
Secondo alcuni studi gli uomini chiedono da 5 a 7 volte di più la separazione per questo specifico motivo rispetto alle donne. C’è chiaramente un’implicazione culturale, il russare è visto come qualcosa che fanno gli uomini ed è quindi socialmente più tollerato se a russare è un uomo».
Chi russa?
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Il problema del russamento fino ai 55 anni è prevalentemente maschile. Le donne ne soffrono meno in giovane età, ma dopo la menopausa i cambiamenti ormonali portano le percentuali simili ai livelli maschili. «Dopo aver studiato l’intera popolazione di Abbiategrasso – aggiunge il professore - abbiamo visto che superati i 55 anni il russamento quotidiano interessa quasi il 20% della popolazione generale, vuol dire che una persona su 5 russa»
Il ruolo protettivo degli ormoni femminili
Con l’arrivo della menopausa la donna non ha più la protezione degli ormoni femminili che da una parte stimolano l’attività respiratoria e dall’altra le impediscono di “mettere ciccia” dove in genere lo fa l’uomo e cioè sul collo. Quando un uomo mette su peso il 10% del grasso va nel collo, tanto è vero che quando succede è necessario cambiare anche la misura del collo delle camicie.
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Quanto conta la circonferenza del collo
Il grasso del collo è quello che determina il restringimento delle vie aeree, quelle che si trovano nel tratto oro-faringeo, dietro la gola. «Le dimensioni del collo sono addirittura più importanti del peso corporeo generale quando parliamo di problemi di respirazione. Avere una circonferenza di collo superiore a 43 centimetri nel maschio e a 41 centimetri nelle donne è un fattore che favorisce il russamento e le apnee ostruttive del sonno» chiarisce Ferini Strambi
Il ruolo della mandibola
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Non sono però solo il grasso del collo o il grasso in generale a favorire il russamento e le apnee notturne: è da tenere in considerazione anche la struttura delle vie aeree. Nei bambini il problema del russamento è molto spiccato ma è causato dall’ipertrofia tonsillare. Nell’adulto una predisposizione anatomica rilevante è avere una mandibola molto piccola.
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«Il problema del russamento e delle apnee nelle popolazioni asiatiche è sostanzialmente sovrapponibile alle popolazioni europee e americane dove l’obesità è più diffusa. Questo perché gli asiatici, pur essendo meno grassi e con un collo sottile hanno una mandibola piccola con retrognazia (l’anomalia caratterizzata dallo spostamento all’indietro della mascella superiore): il che significa una maggiore possibilità di russamento perché si restringe il passaggio dell’aria nella gola» spiega Ferini Strambi.
I rischi per la salute
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Le apnee provocate dal russare notturno possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e infarto in quanto si ossigena meno il sangue. Nella donna in genere il russamento è meno sonoro rispetto all’uomo e anche le apnee tendono ad essere meno gravi, con una durata più breve (creando così meno problemi nell’ossigenazione del sangue) e nella pratica clinica è stato visto che l’associazione tra apnee e rischio cardiovascolare è molto più forte nell’uomo
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Dal russamento alle apnee: le differenze tra uomo e donna
In genere i passaggi sono questi: il soggetto comincia a russare solo in posizione supina, poi anche sul fianco, poi comincia a fare le apnee in posizione supina e poi in qualunque posizione corporea. C’è una sorta di gradualità. Ma nell’uomo, il passaggio dal russamento occasionale alla sindrome di apnea vera e propria richiede 10-20 anni. La donna per fare questo passaggio impiega magari solo un anno. Dopo la menopausa si arriva ad una diagnosi di apnee notturne conclamata in maniera molto rapida.
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Sonnolenza diurna o insonnia?
«In genere si dice che la sindrome di apnee ostruttive e il russamento sono causa di sonnolenza diurna. È vero ma non è equazione esatta. L’associazione apnee e sonno durante il giorno è molto vera per gli uomini. Le donne che russano tendono invece a soffrire di insonnia » spiega il professore.
Il fenomeno della nicturia
Il fenomeno tipico delle apnee è la nicturia, cioè svegliarsi spesso di notte a fare pipì: questo è frequente in entrambi i sessi, non solo degli uomini per i quali si pensa sempre a un problema di prostata. In realtà la sindrome di apnee è la prima causa di nicturia per tutti: uomini e donne
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La cefalea mattutina
La cefalea mattutina è un altro sintomo tipico del russamento e dell’ apnea. Si tratta di un mal di testa che una mezz’ora dopo il risveglio sparisce spontaneamente. Anche in questo caso c’è una differenza tra uomini e donne perché nella pratica clinica è stato visto che è un sintomo molto più frequente nelle donne .
Sonno disturbato
Chi soffre di apnee notturne ha un sonno disturbato perché si tende a risvegliarsi per riprendere a respirare, spesso con microrisvegli di cui non si rende conto. Anche chi russa in maniera abituale ha un sonno disturbato dal partner che cerca di fargli cambiare posizione dando un colpettino o facendo il verso del gatto.
Peso corporeo
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Per non russare va mantenuto il peso corporeo nella norma: il sovrappeso può peggiorare questo problema, soprattutto se il grasso, come detto, è localizzato intorno al collo.
Dormire su un fianco e non supini
Per non russare va evitata la posizione supina perché questa postura tende ad abbassare i tessuti molli nella parte posteriore della gola impedendo il passaggio dell’aria. Girandosi su un fianco il problema si attenua e si riduce il rischio di russare.
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Sollevare la testa
Dormire con un doppio cuscino o alzando lo schienale del letto di una decina di centimetri riduce il rischio di russamento perché in questo modo non si ostacola la trachea e si evita che le vie aeree superiori si restringano.
Le terapie posizionali: dal collarino alla cintura
Un tempo uno dei sistemi più utilizzati per non dormire supini e limitare così il russamento era quello di mettere una pallina da tennis nei pantaloni del pigiama, all’altezza della vita: con quel fastidio a nessuno verrebbe in mente di dormire supini! Oggi esistono dispositivi più tecnologici come cinture toraciche o collarini che si attivano con leggere vibrazioni quando chi li indossa si sposta in posizione supina, spingendo a tornare sul fianco, senza però svegliare il soggetto.
cuscino per chi russa
E il vecchio verso del gatto del partner disperato? Va sempre bene , ma c’è il rischio di svegliare la persona che russa, con tutte le conseguenze del sonno disturbato. Dilatatori nasali e cerottini sono inutili perché le apnee notturne nascono dalla gola e non dal naso
Bite
Esistono poi degli specifici apparecchi per denti, chiamati bite, che vengono utilizzati quando il russare è provocato da una particolare conformazione della mandibola: questo apparecchio sposta in avanti la mandibola facilitando così il passaggio dell’aria
Non bere alcolici la sera
L’alcol rilassa il corpo favorendo il russamento notturno perché i muscoli della gola si distendono e perdono tonicità. Quindi la sera è meglio evitare l’alcol.
per non russare piu
Smettere di fumare
Il fumo favorisce il russamento o lo peggiora. Rinunciando al fumo in genere si respira meglio
Mangiare leggeri la sera
Per evitare di russare è importante anche mangiare poco a cena, in modo da andare a letto leggeri: mangiare troppo ostacola sonno e respirazione.
Valutare la gravità della situazione
Tra russamento e apnee c’è un’importante associazione ed è importante valutare la gravità della situazione in caso di russamento abituale. Un esame specifico non invasivo, la polisonnografia, può dirci la causa del russamento e se è già associato all’apnea notturna. Si tratta di una specie di holter che è applicato al soggetto per una notte e registra i vari parametri fisiologici.