Estratto dell’articolo di Niccolò Dainelli per www.leggo.it
stupro 4
Il licenziamento di un operaio di Lucca fa discutere. L'azienda, infatti, lo ha licenziato perché ha inviato in ritardo il rinnovo del certificato di malattia. Il motivo? Stava assistendo la figlia di 13 anni, vittima di una violenza sessuale.
E a poco è servito spiegare il motivo del ritardo, l'azienda lo ha licenziato. Ma, come se non bastasse, proprio nelle scorse ore si è visto rigettare il ricorso dal Tribunale: la ditta ha agito in maniera legittima e il ricorrente dovrà quindi pagare 2.700 euro di spese legali.
stupro 3
Protagonista della vicenda è un operaio residente a Lucca, in Toscana, che sta valutando adesso con il proprio legale la possibilità di ricorrere in Appello. Una lunga storia, quella che aveva portato al suo licenziamento, iniziata nell'estate del 2020.
L'uomo si sottopose, infatti, ad un intervento alla spalla e, di concerto con il medico ed il datore di lavoro, aveva ottenuto un periodo di astensione dal lavoro per malattia dal 21 luglio al 1 ottobre di quell'anno. Una convalescenza che il dottore, a seguito di ulteriori accertamenti medici, aveva deciso di prolungare sino al 2 novembre successivo.
stupro 5
E il lavoratore avrebbe quindi dovuto comunicare all'impresa il nuovo rinnovo, entro e non oltre il 30 settembre. Ma qualcosa di molto grave ha ritardato l'invio del certificato.
La comunicazione all'azienda, nella testa dell'uomo, era passata in secondo piano dopo che sua figlia (13 anni all'epoca) è stata stuprata. […] A qualche giorno di distanza dall'accaduto la minore accusò oltretutto un malore, tanto da dover ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale locale per un breve ricovero.
Un operaio al lavoro in una fabbrica
[…] l'uomo ha comunicato il rinnovo della malattia solo il 7 ottobre, inviando contestualmente un messaggio di scuse ad una dirigente della ditta ed informandola della situazione. Scuse che non sono state considerate sufficienti e che hanno portato al licenziamento in tronco. […]