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    A MILANO TIRA UNA BRUTTA CORRENTE - PER LA SUCCESSIONE A FRANCESCO GRECO IN PROCURA, SONO IN PISTA GIUSEPPE AMATO, MARCELLO VIOLA E MAURIZIO ROMANELLI: OGNUNO RAPPRESENTA UNA CORRENTE. AMATO È STATO VOTATO DAL TOGATO CENTRISTA MICHELE CIAMBELLINI; VIOLA DA QUELLO DI DESTRA, ANTONIO D’AMATO. E VIOLA DALL’EX DAVIGHIANO SEBASTIANO ARDITA - NULLA DI NUOVO: ALLA FACCIA DEI PROCLAMI, “IL SISTEMA” FUNZIONA ANCORA


     
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    cerimonia di commiato per francesco greco 2 cerimonia di commiato per francesco greco 2

    Paolo Ferrari per “Libero quotidiano”

     

    Le correnti in magistratura sono più vive che mai. La prova? Per il successore di Francesco Greco alla Procura di Milano, ogni corrente ha votato ieri al Consiglio superiore della magistratura per un proprio esponente.

     

    Alessandra Dal Moro, togata di sinistra della corrente, ha votato per Maurizio Romanelli; Michele Ciambellini, togato centrista di Unicost, ha votato per Gimmi Amato; Antonio D'Amato, togato di destra di Magistratura indipendente, per Marcello Viola. Per quest' ultimo ha votato anche l'ex davighiano Sebastiano Ardita, che comunque in passato era stato iscritto a Mi.

    marcello viola marcello viola

     

    Astenuti i due laici: Fulvio Gigliotti, in quota M5s, e Alessio Lanzi, in quota Forza Italia. Nulla di nuovo, quindi, a Palazzo dei Marescialli, dove l'Anm la fa sempre da padrone. Sulla carta il candidato con meno titoli è Romanelli, procuratore aggiunto a Milano.

     

    maurizio romanelli maurizio romanelli

    Qualora riuscisse ad ottenere la maggioranza in Plenum, si riproporrebbe un film già abbondantemente visto con la nomina di Michele Prestipino a procuratore di Roma: pochi titoli che il radicamento territoriale e la conoscenza della criminalità milanese non sarebbe sufficiente per superare i curricula di Amato, procuratore di Bologna, e Viola, procuratore generale di Firenze.

    giuseppe amato giuseppe amato

     

    Prestipino venne sfiduciato dai giudici amministrativi ed al suo posto giunse il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. La Procura di Milano è negli ultimi mesi scossa da polemiche furibonde e si è perso il conto dei suoi pm che sono sotto procedimento.

     

    Da Paolo Storari, la cui sentenza per aver rivelato i verbali segreti delle dichiarazioni dell'avvocato Piero Amara sulla Loggia Ungheria a Piercamillo Davigo è attesa per il prossimo mese, ai due aggiunti Laura Pedio e Fabio De Pasquale. Senza contare il neo "procuratore europeo" Sergio Spadaro. Varie le accuse: dall'abuso d'ufficio, all'omissione. La nomina di un procuratore non milanese sarebbe un cambio epocale.

     

    FABIO DE PASQUALE FABIO DE PASQUALE

    Da almeno quarant' anni il procuratore di Milano proviene esclusivamente dalla locale Procura. Gli esterni sono sempre stati mal visti. Come sono sempre stati mal visti i magistrati non di sinistra. Per una singolare coincidenza, da quarant' anni i procuratori sono tutti esponenti di Magistratura democratica, le ex "toghe rosse".

     

    Frequente, una volta in pensione per raggiunti limiti di età, il loro passaggio in politica nelle fila del Pci-Pds-Ds-Pd. Gerardo D'Ambrosio, procuratore ai tempi di Mani pulite, si fece addirittura due legislature in Parlamento. Francesco Greco è il neo consulente alla Legalità del sindaco di Roma Roberto Gualtieri (Pd). Il voto finale è atteso per il mese prossimo. Già si preannuncia un Plenum infuocato. Ma anche in questo caso è tutto nella norma. Alla faccia del cambio di passo auspicato dal capo dello Stato Sergio Mattarella.

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    marcello viola 2 marcello viola 2

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