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    COSI' NON VALE! A MISANO, ROSSI, A LUNGO IN TESTA, VIENE UCCELLATO DA PEDROSA A 7 GIRI DAL TERMINE -LORENZO ACCUSA VALENTINO: "TROPPO AGGRESSIVO". ROSSI: "MA CHE DICI? RIGUARDA IL VIDEO" - POI L'ENNESIMO SCAZZO - JORGE: "RISPETTA LA MIA OPINIONE". VALE: "SBAGLI, CON MARQUEZ 10 DI QUEI SORPASSI A SILVERSTONE"


     
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    ROSSI PEDROSA ROSSI PEDROSA

    Da “gazzetta.it”

     

    Scintille verbali tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo al termine del GP di San Marino. Tema del duello tra i due piloti della Yamaha il sorpasso che l'italiano ha portato nei confronti dello spagnolo poco dopo il via della gara.

     

    Rossi è entrato deciso e ha preso il comando della gara prima di subire la straordinaria rimonta di Pedrosa. Ma tra i due compagni-rivali, insieme in conferenza stampa, non c'è la stessa opinione su quella manovra.

     

    VOLEVO LA POSIZIONE — Ha detto Rossi: "Qui sorpassare è difficile, volevo provarci subito per non rivivere la situazione del Mugello, in cui lui era davanti e ho rotto il motore. Questa volta volevo stare davanti". Lorenzo ha replicato: "Il sorpasso? È stato aggressivo. Si possono avere opinioni differenti , e la mia è che quella era una manovra troppo aggressiva. Non aveva bisogno di esserlo così presto nella gara, ma che volete, è il suo stile, altri piloti passano in modo più pulito".

     

    IL BATTIBECCO — Al sentire queste parole Rossi è scoppiato a ridere e la conferenza stampa si è trasformata in uno scambio-battibecco tra i due.
    Rossi: "Quello che dici non è vero. Riguarda il sorpasso"
    Lorenzo: "Se non avessi raddrizzato la moto saremmo finiti per terra. Tu forse no, io certamente sì".
    Rossi: "Ma cosa dici? Non è vero. Cosa dovrei dirti, cosa dovrei dire a Marquez a Silverstone, quando ha fatto 10 sorpassi come quello".
    Lorenzo: "È la tua opinione, rispettala". 

    ROSSI LORENZO PEDROSA ROSSI LORENZO PEDROSA

     

    Rossi: "Quello che dici è falso. Anche tu sei sempre aggressivo nei sorpassi".
    Lorenzo: "Quando?"
    Rossi: "Al momento non ricordo, ma se andiamo a riguardare le gare, 100 volte con me".
    Lorenzo: "Ok, non ridere, rispetta la mia opinione, la direzione gara potrebbe avere un'opinione diversa".
    Rossi: "Perché non controlli le immagini?".
    Lorenzo: "Non le ho viste, le guarderò. Ma confermo, se non avessi sollevato la moto sarei finito per terra".
    Rossi: "Non sono d'accordo".

     

    PEDROSA 1 PEDROSA 1

    OPINIONE — Poi Lorenzo, nel parlare coi giornalisti a parte, ha ribadito il concetto: "Valentino non aveva bisogno di passarmi in quel modo - ha detto - era più veloce, mi avrebbe passato comunque presto o tardi. Non aveva bisogno di essere così aggressivo. Però ha un'opinione differente".

     

    2. PEDROSA VINCE A MISANO

    Massimo Brizzi per “gazzetta.it”

     

    Fra i tre litiganti esce lui, Pedrosa, ottavo vincitore diverso degli ultimi 8 gran premi. Dani azzecca la scelta giusta della gomma, la soft all’anteriore, batte Rossi, Lorenzo e Marquez e trionfa a Misano risalendo dall’8° posto in griglia.

     

    Primo successo stagionale e festa rovinata per Rossi, che davanti al suo pubblico, che ha riempito con oltre 100 mila presenze la pista colorando la riviera di giallo, deve accontentarsi del 2° posto dopo una gara condotta sempre in testa, dal 2° giro in poi, e consegnata a Pedrosa solo a 7 tornate dalla fine.

     

    APPLAUSI — Applausi per Dani, pilota serio e spesso poco considerato che però in riva all’Adriatico è riuscito a trovare l’alchimia giusta per gustarsi il suo giorno di gloria. Sparecchiata la tavola per la festa di Rossi, che voleva fortemente un successo nel suo giardino di casa – 13 km da Tavullia -, ma deve inchinarsi alla prestazione di Pedrosa che ha rispolverato la sua antica classe e mostrato cattiveria pure nel duello ravvicinato.

     

    ROSSI ROSSI

    "Di più non potevo fare", ha detto alla fine Vale, che ha brindato alla Miller, utilizzando lo stivale come calice per lo spumante. Il mondiale resta vivo, almeno per le tappe, mentre per la classifica generale Marquez, 4°, conserva un buon margine: i suoi punti di vantaggio su Rossi sono 43.

     

    LORENZO PODIO — Lorenzo, che al venerdì aveva con grande onestà allontanato ogni sospetto sul trattamento ricevuto in Yamaha ("Chi pensa che non mi diano supporto e materiali identici a Rossi sbaglia e non è mio tifoso: le difficoltà che ho non dipendono da questo, ma da altri fattori, perché la squadra mi mette ogni volta in condizione di lottare per podio o vittoria"), ritrova il podio, ma considerando la pole e la giornata calda e soleggiata sperava forse di più.

     

    Da censurare i fischi che Jorge riceve sul podio, vecchia e triste storia, ma sempre sgradevole. La Ducati, priva dell'infortunato Iannone, ha qualche guizzo iniziale, poi retrocede fino al 6° di Dovizioso e al 7° del bravo Pirro, il sostituto dell'abruzzese. 5° posto per Vinales, con la Suzuki, mentre il compagno Aleix Espargaro cade.

     

    LA GARA — La scelta delle gomme è una chiave della gara: tutti montano la doppia media, mentre Marquez e le Suzuki optano per la dura anteriore, con Pirro e Pedrosa che invece scelgono la soft sul davanti. Lo scatto al via premia Lorenzo, con Rossi che rintuzza in modo deciso Vinales e al 2° giro inchioda il anche maiorchino per andare in testa. Marquez sgomita con autorità tirandosi dietro Pedrosa e inizia a risalire, erodendo il suo gap. Rossi comanda, ma al 14° giro Dani è il più veloce in pista e si permette l'ardire di passare il compagno Marquez.

     

    VALENTINO ROSSI VALENTINO ROSSI

    Tre giri e anche Lorenzo è infilzato. Il ritmo di Pedrosa è forsennato, mangia decimi su decimi a Valentino, che deve abdicare a 7 giri dal termine. Fine delle speranze di gloria per Rossi e inizio di una altra festa, meritata, per Pedrosa, che diventa l'ottavo vincitore stagionale: era dal 2000 che non se ne contavano così tanti.

     

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