DROGA SPACCIO
Massimiliano Rambaldi per “La Stampa”
I controlli dei carabinieri in piazza Bengasi, ormai quotidiani, scovano anche una banda di baby pushe, dove il «capo» ha 16 anni e i suoi «soldati» appena 11 e 12. Bambini, nulla di più, arrivati chissà quando dal Senegal presumibilmente con qualcuno delle loro famiglie. Buttati lì in strada, a vendere morte. Gli accertamenti dei militari hanno confermato il primo sospetto: ossia che fossero tutti irregolari. Per cercare di scappare più velocemente possibile una volta visti gli uomini dell'Arma, il più grande è caduto rompendosi la caviglia sinistra. Gli altri sono stati tutti fermati dopo qualche minuto di inseguimento a piedi. Anche un carabiniere ha riportato una leggera ferita alla spalla.
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Nella concitazione per fermare i baby pusher è caduto a terra, ma per fortuna non si è fatto nulla di grave. La storia però allarma ancora di più in merito alla radicalizzazione dello spaccio in piazza Bengasi e nelle vie attigue. Chi comanda il giro di droga in zona, probabilmente ha deciso che è tempo di utilizzare anche i bambini.
Magari per evitare di mandare in giro facce troppo conosciute alle forze dell'ordine o dal fare sospetto, rischiando l'arresto e la conseguente mancanza di «manovalanza» per lo smercio.
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I tre sono stati visti dai militari mentre cedevano una dose di crack ad una 41 enne di Moncalieri. Una volta intraviste le divise dell'Arma, i baby pusher hanno fatto quello che probabilmente era stato insegnato loro dai più grandi: scappare, cercando di sfruttare le stradine che si diramano dalla piazza. Chi ha messo sulla strada bimbi di 11 e 12 anni sapeva che nessuno poteva arrestarli, vista la loro età.
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Una volta bloccati, sono infatti stati accompagnati al centro emergenza freddo della Croce Rossa, in centro a Torino. Essendo clandestini, anche per loro è comunque scattata la segnalazione del caso. Il capo della banda, formalmente senza fissa dimora e con precedenti, è stato invece denunciato e portato al centro di prima accoglienza. Nelle tasche dei piccoli spacciatori, i carabinieri troveranno un totale di 1500 euro, tutte in banconote da piccolo taglio, quasi certamente frutto dell'attività di spaccio. La droga ceduta alla moncalierese è stata sequestrata e la donna segnalata alla prefettura come consumatrice di stupefacenti.
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La presenza dei carabinieri di Torino e Moncalieri è diventata costante in questa zona di confine tra i due Comuni. L'obiettivo è cercare di affievolire una comprovata crescita della criminalità. Nel mirino dei militari anche alcuni negozi. Pochi giorni fa era finito nei guai un parrucchiere con diverse irregolarità. Il culmine, quando i titolari non hanno saputo dimostrare di aver ottemperato alle normative sui rischi legati al luogo di lavoro. Una mancanza che la legge punisce con la sospensione dell'attività. -