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    SCEMI COL BOTTO – POLEMICHE A NAPOLI PER UNA PUBBLICITÀ “IN STILE GOMORRA” DI UNA RIVENDITA DI FUOCHI D’ARTIFICIO CON UN BAMBINO MENTRE TIENE STRETTO A SÉ UN ARSENALE DI BOTTI CON ACCANTO LA SCRITTA "V' ABBOFF 'E BOTT" (VI RIEMPIO DI BOTTI) – LA DENUNCIA: “PUBBLICITÀ DI CATTIVO GUSTO E DISEDUCATIVA. SEMBRA UN INVITO ESPLICITO AI GIOVANISSIMI A SPARARE BOTTI E A ESSERE VIOLENTI”


     
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    PUBBLICITA FUOCHI D ARTIFICIO NAPOLI PUBBLICITA FUOCHI D ARTIFICIO NAPOLI

    DA.MAS. per "Libero quotidiano"

     

    Una pubblicità in perfetto stile Gomorra- che non avremmo mai voluto vedere e che sta facendo discutere da Nord a Sud del Paese - ha come protagonista un bimbo. Un'anima innocente scelta come testimonial dello spot dei botti di Capodanno. È accaduto a Napoli, dove sui cieli della città campana a fine anno è tutto un fuoco d'artificio. 

    FUOCHI D ARTIFICIO FUOCHI D ARTIFICIO

     

    Ed eccolo in posa il piccolo, con berretto e cappuccio della felpa tirato su, al quale hanno probabilmente chiesto di fare la faccia da cattivo, mentre tiene stretto a sé un arsenale pronto a esplodere mentre accanto spunta un fumetto con la scritta "V' abboff 'e bott" (tradotto: vi riempio di botte). 

     

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    È questa la reclame di una rivendita di fuochi d'artificio napoletana riportata su un manifesto di sei metri per tre affisso su strada. La denuncia è stata fatta su Facebook dal consigliere comunale di Afragola Antonio Iazzetta per il contenuto discutibile dello spot. Rilanciando la notizia del 21 dicembre, a Pianura al campo Simpatia, dove durante la partita di beneficenza per la raccolta fondi Telethon tra la scuola Sannazaro e Tito Lucrezio Caro nel settore occupato dagli studenti del liceo Sannazzaro è stato fatto scoppiare un petardo che ha gravemente ferito uno dei ragazzi che ha subito ferite ad una mano ed è stato trasportato d'urgenza in ospedale. 

     

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    «Spesso le nostre strade vengono invase da pubblicità di cattivo gusto e diseducative, questa rientra nella categoria. Abbiamo segnalato alle Autorità competenti la questione perché sembra proprio che tale pubblicità sia un invito esplicito ai giovanissimi a sparare botti e a essere violenti. Il nostro appello: non sparate né che siate bambini né che siate degli adulti, né a Capodanno né mai. In particolare non sparate fuochi illegali, pericolosi. 

     

    Non bloccate le strade tra i palazzi per sparare batterie di fuochi lasciando poi tutto sporco. Si rischia di farsi male e di far male agli altri, si spaventano gli animali a volte con conseguenze drammatiche, e l'aria viene invasa da sostanze nocive. Lasciate l'attività pirotecnica a chi la svolge per professione», l'appello del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e del conduttore radiofonico de La Radiazza Gianni Simioli. 

     

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    È infuriato pure l'assessore alle Politiche giovanili del comune di Napoli, Luca Trapanese, che ha dichiarato: «Credo che la pubblicità vada rimossa. È una questione educativa e morale. Personalmente non ho mai amato questa manifestazione di festeggiamento e trovo improprio l'utilizzo di minori per una pubblicità che può mettere in serio pericolo la vita delle persone. Sarebbe necessario approfondire e bisognerebbe vietare pubblicità come queste. Peraltro - ha concluso Trapanese - proprio in queste ore sul sito del Comune di Napoli c'è uno spot che vuole convincere le persone a non usare i botti a Capodanno». 

    fuochi d'artificio fuochi d'artificio

     

    Un'impresa difficile (la mamma degli imbecilli è sempre incinta), Ma noi ci speramo. L'azienda protagonista del discusso spot è la stessa che un anno fa aveva proposto un manifesto con una donna vestita da Babbo Natale e con la scritta «Teng' o fuoco». 

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