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    NESSUNA È AL SICURO, NEANCHE LE POLIZIOTTE - A NAPOLI UNA POLIZIOTTA DI 30 ANNI È STATA STUPRATA MENTRE STAVA TORNANDO A CASA - LA GIOVANE, IN BORGHESE, AVEVA CON SE LA PISTOLA DI ORDINANZA CHE NON È RIUSCITA AD ESTRARRE - IL 23ENNE BENGALESE L'HA COLPITA DA DIETRO, LEI HA PROVATO A DIVINCOLARSI MA L'UOMO L'HA STRETTA AL COLLO E LE HA STRAPPATO I VESTITI - APPENA L'UOMO È SCAPPATO LA DONNA HA DATO L'ALLARME ED È PARTITA LA CACCIA ALL'UOMO CHE SI È CONCLUSA CON LA CONFESSIONE DEL BENGALESE


     
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    Estratto dall'articolo di Giuseppe di Napoli, Luigi Sabino per "il Messaggero"

     

    Picchiata a sangue e stuprata all'interno del Porto di Napoli. Vittima di una efferata violenza, una poliziotta in servizio presso un commissariato del centro storico, che mentre faceva rientro a casa è stata sopraffatta dall'assalto improvviso di un extracomunitario, poco dopo catturato ed ora accusato di violenza sessuale e tentato omicidio.

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    Protagonista del raid, un bengalese 23enne - J.M., già noto alle forze dell'ordine e irregolare sul territorio nazionale - che nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì si aggirava senza meta a ridosso di via Nuova Marina, lo stesso tratto di strada incrociato dalla poliziotta. L'ha vista camminare nella penombra.

     

    La ha seguita fino al parcheggio interno al Varco Pisacane riservato alla Questura (dove la giovane si accingeva a salire in macchina per fare rientro a casa), per poi colpirla in pieno volto e alla testa - forse con un sasso, o forse a mani nude - prima di violentarla.

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    L'agente, una 30enne napoletana da qualche mese in servizio presso uno dei commissariati del centro cittadino - ha reagito, tentando di difendersi, urlando, chiedendo disperatamente aiuto ma in una zona in quel momento deserta: era in abiti borghesi e - a quanto pare aveva con sé anche la pistola d'ordinanza. L'uomo, stando a quanto riferito dalla vittima ai suoi colleghi accorsi in forze da diversi punti della città dopo che la giovane era riuscita a dare l'allarme con il suo cellulare, l'avrebbe sorpresa alle spalle per poi colpirla ripetutamente al volto.

     

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    Nonostante l'effetto sorpresa e la violenza del pestaggio, l'agente avrebbe opposto una fiera resistenza senza tuttavia mai impugnare la pistola d'ordinanza, che però non avrebbe fatto altro che aumentare la furia del suo aggressore. L'uomo ha continuato a infierire, stringendole anche le mani al collo fino ad arrivare quasi a tramortirla.

     

    La brutale violenza è durata una manciata di minuti. Dopo aver strappato alcuni indumenti, e incurante delle urla della vittima, il predatore ha finito lo scempio per poi darsi alla fuga. Non aveva messo nel conto che la giovane violentata era un'agente della Polizia di Stato: la quale, sebbene sotto choc e nonostante le ferite riportate, ha trovato lucidità e forza per dare l'allarme. In pochi minuti, il silenzio del porto è stato rotto dal fragore delle sirene delle Volanti fatte convergere dalla sala operativa della Questura all'interno del Varco Pisacane. [...] . «Lo ammetto, sono stato io a violentare quella donna», ha confessato negli uffici di via Medina.

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