Marco De Risi per “il Messaggero”
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Violenta aggressione a un'autista dell'Atac. È avvenuta ieri mattina ad Ostia. Un uomo di colore travestito da donna ha avuto un diverbio con il guidatore: il passeggero voleva scendere in un punto dove non era prevista la fermata. Ne è nata una violenta discussione al culmine della quale l'uomo travestito ha strappato dalle mani dell'autista una penna che ha usato come fosse un coltello.
Ha afferrato la biro e poi ha colpito l'autista alla testa, al torace e alle braccia. In pochi secondi il conducente si è trovato sporco di sangue a causa delle ferite inferte dall'aggressore. L'episodio è accaduto verso le 10, su un tratto di via Domenico Baffigo. La linea è quella dello 062 dell'Atac.
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LA PAURA
Al momento del feroce corpo a corpo all'interno dell'autobus c'erano altri passeggeri. Ma nessuno è intervenuto direttamente per paura. In molti hanno chiamato il numero unico per le emergenze, il 112. Così in pochi minuti sul posto è accorsa la pattuglia di un equipaggio di una volante. In un primo momento gli agenti non hanno trovato l'uomo travestito da donna, ma hanno chiesto rinforzi diramando la descrizione del fuggitivo. Nel giro di pochi minuti l'aggressore è stato avvistato poco distante mentre camminava a piedi. I poliziotti hanno bloccato l'uomo che ha fatto resistenza e l'hanno portato al commissariato.
I SOCCORSI
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Il personale di un'ambulanza ha soccorso l'autista ferito. L'uomo, con la camicia sporca di sangue, è stato fatto sdraiare su una barella. I medici hanno controllato i parametri vitali che sono risultati essere buoni e l'hanno trasportato al Grassi di Ostia. Nell'ospedale l'autista è arrivato in codice giallo per alcune ferite al collo, al torace e alle braccia.
È rimasto sempre lucido e ha descritto agli investigatori le modalità del pestaggio. «Stavo guidando - ha detto l'autista ai poliziotti che sono andati in ospedale -. Quando quell'individuo mi ha chiesto di poter scendere in un punto che non era previsto dalla corsa. Gli ho detto che non era possibile fermarsi. Lui ha iniziato ad andare in escandescenze. Ho fermato l'autobus e gli sono andato incontro per calmarlo. Ma lui mi ha sfilato la penna dal taschino e ha iniziato a colpirmi come fosse un coltello. Non sono riuscito a fermarlo e ho avuto paura di morire. Vedevo il sangue uscire dalle ferite. È stato terribile».
I TESTIMONI
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Gli agenti hanno ascoltato anche alcuni testimoni dell'aggressione, altri passeggeri. «Ero seduto dietro - ha raccontato un signore di mezza età - quando ho visto che quell'uomo travestito da donna gridava qualcosa all'autista. Si vedeva che era agitato, ma non avrei mai pensato che potesse fare una cosa simile, un'aggressione così grave. Ho visto l'autista ricoperto di sangue e ho pensato che fosse stato colpito con un coltello. Una cosa davvero impressionante».
L'INTERROGATORIO
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La polizia ha interrogato l'autore dell'aggressione che è sembrato distaccato, come se non si fosse reso conto del gesto fatto pochi minuti prima sull'autobus. Il magistrato di turno, dopo aver parlato con gli agenti, ha deciso di rimettere i libertà il travestito. A suo favore ha giocato il fattore della mancata flagranza. L'aggressore, infatti, è stato bloccato qualche minuto dopo avere commesso il gesto violento e, quindi, secondo il magistrato non c'erano le condizioni per arrestarlo. Lo straniero è stato denunciato per lesioni e per interruzione di pubblico servizio.