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    UN COLPETTO A COSA NOSTRA – A PALERMO SONO STATI SEQUESTRATI BENI PER 1,2 MILIONI DI EURO: È STATO AGGREDITO IL PATRIMONIO DI GIROLAMO CIRESI, 76ENNE CHE ESTORCEVA DENARO A IMPRESE E NEGOZI - SEQUESTRATI ANCHE BENI RICONDUCIBILI A SALVATORE FIORENTINO, 42ENNE FINITO IN MANETTE PER AVER FATTO PARTE DELLA FAMIGLIA MAFIOSA DI TOMMASO NATALE…


     
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    (LaPresse) - Confisca e sequestro di beni a Cosa Nostra per 1,2 milioni di euro. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due misure patrimoniali. Con il primo, emesso dal Tribunale di Palermo-Sezione Misure di Prevenzione, è stata dichiarata irrevocabile la confisca di primo grado emessa nel gennaio del 2022 a carico di Girolamo Ciresi.

     

    La seconda riguarda un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Palermo-Sezione Misure di Prevenzione il 27 settembre, con il quale sono stati sequestrati i beni riconducibili a Salvatore Fiorentino. Girolamo Ciresi, 76enne, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Panta Rei” per la sua organicità al mandamento mafioso di “Porta Nuova”, poiché appartenente alla famiglia di Palermo Borgo Vecchio, per conto della quale si era occupato costantemente di attività estorsive ad imprese ed esercizi commerciali della zona di riferimento.

     

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    Il quadro probatorio raccolto nell'ambito delle indagini patrimoniali, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha consentito di dimostrare come i beni nella disponibilità di Ciresi, fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di confisca irrevocabile riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 700.000 euro. Si tratta di un appartamento a Palermo, una villetta e un terreno a Carini e dei conti corrente.

     

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    Il 42enne Fiorentino Salvatore era stato tratto in arresto nell'operazione 'Bivio' per aver fatto parte della famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale. Il quadro probatorio raccolto nell'ambito delle indagini patrimoniali, sul conto di quest'ultimo ha consentito di accertare come i beni nella sua disponibilità di, fossero il frutto delle sue attività illecite, così consentendo l’emissione dell’odierno provvedimento di sequestro riguardante i sottonotati beni, del valore complessivo di circa 500.000, consistenti in ufficio composto da 15 vani a Palermo, zona via Perpignano, un'auto e un rapporto bancario

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