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    “A PARAGO' CE SEI RIMASTO SOLO TU...” – LA PIAZZA DEI NO VAX E NO PASS INFIAMMATA DAL SENATORE EX GRILLINO CHE ATTACCA DRAGHI: “IL GOVERNO FA IL FURBO, ALLORA VENGA IN PARLAMENTO” - STAVOLTA IN PIAZZA NON CI SONO I VIOLENTI DELL'ESTREMA DESTRA. BORGHI: "IO VACCINATO? SONO FATTI MIEI" - MONTESANO SI TIENE IN DISPARTE: “ADERISCO A UN'IDEA, MA LONTANO DALLA POLITICA VIVO MEGLIO” (MA E’ LO STESSO CHE SI CANDIDA AL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA CON MICHETTI?)


     
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    Fabrizio Caccia per il "Corriere della Sera"

     

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    «A Parago' ce sei rimasto solo tu...». L'accoglienza dei «No Pass» è calda davanti al Bar Rosati, piazza del Popolo, lo storico ritrovo di intellettuali e scrittori, da Flaiano a Pannunzio, da Cardarelli a Brancati, negli anni mitici della Dolce Vita e ieri sera invece eletto a luogo d'appuntamento della pattuglia di parlamentari intervenuti alla fiaccolata del «Comitato Libera Scelta», un migliaio di persone contro il green pass obbligatorio voluto dal governo. Lungo applauso e un minuto di silenzio per il suicidio del dottor De Donno («L'hanno ucciso loro», grida un manifestante).

     

    Intanto, il senatore Gianluigi Paragone, di Italexit, forte del complimento appena ricevuto in romanesco, subito infiamma la piccola folla intorno a lui: «Dicono che il vaccino è salvifico eppoi per avere il green pass vale pure un tampone. Il governo fa il furbo, allora venga in Parlamento e lo renda obbligatorio per legge, ma prima lo si discuta e lo si voti, in base ai dati veri, alle audizioni, ai contratti chiesti alle case farmaceutiche».

     

    borghi sgarbi paragone borghi sgarbi paragone

    Fiaccolata anzi no, hanno deciso, perché «la cera sporcherebbe la piazza rendendo pericoloso il transito dei pedoni». C'è tanta Lega, ma Salvini lo sa? Il leader ha appena chiarito con Mario Draghi a Palazzo Chigi, che ci fanno allora tanti leghisti a un raduno di «No Pass» che cantano a squarciagola «il vaccino siamo noi, il virus siete voi», col cane Jack che porta al collo un cartello piuttosto emblematico: «Voi con la museruola io senza».

     

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    «Nel partito siamo liberi», tagliano corto le senatrici Roberta Ferrero e Marzia Casolati, quest' ultima già con doppia dose fatta, green pass scaricato e mascherina prudentemente portata anche all'aperto. «Salvini ha sempre detto che siamo per la libertà di scelta», aggiunge il deputato Claudio Borghi. Che poi però si schermisce: «Se sono vaccinato? Sono fatti miei». E contrattacca: «Lo Stato non si sottragga alle sue responsabilità. Vogliono il vaccino obbligatorio? Allora prima straccino il consenso informato che fanno firmare e in caso di reazioni avverse siano pronti a pagare».

     

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    Poi ecco Armando Siri («Non sono un no vax, ho fatto in passato vaiolo ed antipolio, ma stavolta non mi vaccino») e Guglielmo Golinelli («Io credo nei vaccini, ci mancherebbe, ne faccio già 70 mila perché ho un allevamento di suini, ma per quanto mi riguarda per ora non me lo faccio, ho 33 anni e credo che non mi serva, lo dice anche l'Iss...»). Stavolta in piazza non ci sono i violenti dell'estrema destra. Il gruppo «Mille avvocati per la Costituzione» raccoglie firme per le querele contro Confindustria, il governo e i virologi Bassetti, Burioni e Capua. Vittorio Sgarbi è in gran vena: «Il premier Draghi sarà contento della mia presenza qui stasera, lui è mio fratello...». L'attore Enrico Montesano, invece, si tiene in disparte: «Aderisco a un'idea, ma lontano dalla politica vivo meglio».

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