Francesco Bisozzi per “il Messaggero”
PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE
Arrivano le multe per commercianti e professionisti che non accettano pagamenti elettronici tramite Pos. La stretta scatterà da giovedì prossimo 30 giugno.
Entrano infatti in vigore le nuove regole previste dall'ultimo decreto Pnrr, che per negozianti, artigiani e studi professionali prevedono non più solo l'obbligo di permettere i pagamenti con carte, ma anche l'applicazione di sanzioni in caso di mancato adeguamento alla normativa.
ANTICIPO
Il decreto ha anticipato di sei mesi l'arrivo delle multe (fin qui sempre rimandate). Chi rifiuterà i pagamenti elettronici riceverà una sanzione amministrativa pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione cashless negata al cliente. Facciamo qualche esempio: se si rifiuta un pagamento elettronico di 50 euro allora la multa sarà di 32 euro, mentre l'asticella sale a 34 euro se l'ammontare della somma respinta arriva a 100 euro.
L'unico modo di evitare la sanzione è dimostrare di aver avuto problemi di natura tecnica, come la momentanea assenza di linea internet. Attenzione però perché secondo il Codacons esistono altre situazioni che permetterebbero agli esercenti disubbidienti di farla franca.
attenzione al bancomat
Quali? «Negozianti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito, una sola tipologia di carta di debito, per esempio il bancomat, e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos», evidenzia l'associazione dei consumatori. Non solo.
Un numero elevato di segnalazioni contro i commercianti che non rispettano l'obbligo di accettare i pagamenti elettronici rischia di mandare in tilt i controlli e di conseguenza di frenare le sanzioni. Infine, rileva sempre il Codacons, una multa da 30 euro rischia di determinare una situazione paradossale per cui il procedimento sanzionatorio avrebbe un costo superiore al valore della sanzione.
pagamenti elettronici
Per le categorie obbligate a dotarsi di Pos sono state create tuttavia delle agevolazioni specifiche, sotto forma di credito di imposta, che variano a seconda del fatturato dell'esercente o del professionista e che possono arrivare fino a 160 euro. Per fatturati fino a 200mila euro è previsto un bonus che copre il 70% della somma pagata per l'acquisto o il noleggio di strumenti che consentono ai consumatori finali di pagare con carte e bancomat.
PAGAMENTI NFC CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE
Per fatturati compresi tra 200mila euro e un milione l'incentivo arriva al 40%, mentre per quelli compresi tra 1 e 5 milioni l'agevolazione si ferma al 10%. Chi compra anche lo strumento per gli scontrini telematici ottiene un ulteriore credito di imposta del valore massimo di 320 euro: anche questo varia sulla base del fatturato.
Cambia infine il credito d'imposta sulle commissioni maturate per i pagamenti elettronici, pari al 100% fino al 30 giugno. Dal primo luglio si tornerà alla misura originaria, con uno sconto del 30% sulle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate.
IL MERCATO
pagamenti contactless
Per l'osservatorio sui pagamenti innovativi del Politecnico di Milano, nel 2021 i pagamenti digitali hanno raggiunto quota 327 miliardi di euro. Hanno registrato un incremento nell'anno pari al 22% rispetto al 2020. Fanno da traino i pagamenti con carte contactless (126,5 miliardi di euro).
Raddoppiati i pagamenti mobili con smartphone e altri dispositivi indossabili, come gli smartwatch: in negozio hanno superato l'anno scorso la soglia dei 7 miliardi di euro. Risultato? Se è vero che nel 2021 nove milioni di italiani, circa il 18% della popolazione maggiorenne, hanno aderito al cashback voluto dal governo Conte, dall'altro lo stop alla misura a vantaggio di incentivi per i commercianti non sembra aver frenato la corsa dei pagamenti elettronici secondo i dati dell'osservatorio del Politecnico di Milano.
pagamenti con smartphone