Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per “la Repubblica – edizione Roma”
danilo damico
«L’hanno preso. Sono arrivati con la motovedetta. Hanno preso Danilo mentre intascava una tangente». Erano circa le 13 di ieri quando a Ponza, una delle capitali del turismo balneare in Italia e ambita meta estiva del jet set internazionale, si sono diffuse le prime voci sull’arresto del consigliere comunale Danilo D’Amico, leader locale di Fratelli d’Italia e, come lui stesso precisa sui social, dirigente provinciale del partito di Giorgia Meloni a Latina.
Un’indiscrezione che è iniziata a circolare lungo corso Pisacane, la via dello struscio, e sulle banchine del porto e che è ben presto rimbalzata anche sulla terraferma. Dopo tre ore la conferma dal comando provinciale dell’Arma: il politico è finito in manette con l’accusa di concussione.
danilo damico
D’Amico, che in passato ha denunciato di aver subito due aggressioni e che il sindaco Franco Ambrosino aveva delegato ai lavori pubblici, era seduto sulla balaustra di piazza Pisacane, davanti albar sottostante gli uffici comunali.
[…] stava parlando con un uomo quando, messa la mano in tasca, è scattato un carabinieri in borghese e lo ha bloccato, mentre un secondo carabiniere monitorava la scena. Dalle indagini svolte dai militari della locale stazione e della compagnia di Formia, il 33enne aveva chiesto una mazzetta da 5mila euro a una ditta di Roma su un appalto da 50mila per la cura del verde e aveva appena intascato quel denaro. Il 10% del valore della gara per tenere puliti i sentieri isolani.
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I carabinieri, informati della richiesta, hanno organizzato una trappola e colto il consigliere comunale in flagranza di reato. Una richiesta che, in base ad alcune indiscrezioni ancora da confermare, sarebbe stata fatta alla ditta con un messaggino.
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Le indagini sono ancora in corso e gli investigatori dovranno appurare l’eventuale coinvolgimento di altre persone nella vicenda. Intanto, tra le numerose foto pubblicate sui social da D’Amico, ne spunta una mentre è nel suo ufficio in municipio e alza una paletta con attaccato un adesivo, un’immagine con il suo volto e scritto «non si può fare». […]
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