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    IL VOLO DEL CALABRONE PORTA MORTE – JIMMY DAVIDE, 45 ANNI, È MORTO PER CHOC ANAFILATTICO SOTTO GLI OCCHI DI UN AMICO DOPO ESSERE STATO PUNTO DA UNO SCIAME DI CALABRONI NELLA CAMPAGNA DI PORDENONE – L'UOMO, CHE TUTTI IN PAESE CHIAMAVANO IL “GIGANTE BUONO“ PER LA SUA STAZZA FISICA, NON SOFFRIVA DI ALLERGIE – ECCO I CONSIGLI DELL'ESPERTO SU COSA FARE SE SI VIENE PUNTI DA UN’INSETTO


     
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    Rita Bartolomei per www.quotidiano.net

     

    CALABRONE CALABRONE

    Calabroni killer: un uomo di 45 anni, Jimmy Davide, di Claut (Pordernone) è morto per choc anafilattico sotto gli occhi di un amico dopo essere stato punto da uno sciame in un giardino di  San Martino di Aviano.  Da quanto è trapelato Jimmy, che tutti in paese consideravano un 'gigante buono' per la sua stazza fisica,  non soffriva di allergie.

     

    Che cosa è successo

    Jimmy Davide , secondo una prima ricostruzione dei fatti, era vicino a un albero di gelso quando è stato punto da un calabrone. Gionata Sturam, sindaco di Claut, racconta commosso al telefono: "Da quello che mi hanno spiegato, Jimmy dopo la prima puntura si è girato e a quel punto è stato attaccato da sei-sette calabroni insieme". Gli insetti avevano fatto il nido nell'albero.

     

    CALABRONE CALABRONE

    Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Sacile, al comando del capitano Danilo Passi,  la vittima ha cominciato a sentirsi male solo dopo dieci minuti. Sintomi via via più gravi, a partire da un intorpidimento delle gambe. A quel punto è stata chiamata l'ambulanza ma la corsa all'ospedale è stata inutile.

     

    Che cosa sta succedendo

    Alessandro Miani, presidente della Sima, la società italiana di medicina ambientale, dà un messaggio chiaro: "L'esito dipende sempre da quante punture  di calabrone in contemporanea si ricevono. Più sono e maggiore è il rischio che la reazione avversa possa portare alla morte anche in un soggetto sano ma sensibile".

     

    "Che cosa non bisogna fare"

    calabrone calabrone

    Come noto, ricorda il professore, "le punture di calabroni sono molto più pericolose di quelle delle vespe,  che pure sono più dolorose. Il consiglio? Se vediamo un nido vicino a casa, sul tetto o nel camino, chiamiamo i professionisti delle disinfestazioni, aziende specializzate o vigili del fuoco".

     

    "Non c'entra il caldo record"

    Miani non lega però l’episodio alla anomala invasione di insetti dovuta al caldo record di questa stagione, e indotta dal cambiamento climatico. "Il calabrone - chiarisce -  è tipico delle nostre zone, gli episodi si verificano ogni anno. Se accidentalmente si entra in un ambiente di loro pertinenza, si viene attaccati perché difendono il nido”.

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